Dietro l’incessante aumento dell’obesità giovanile potrebbe celarsi il sodio. E’ questo il risultato di una ricerca recentemente pubblicata negli Stati Uniti, che metterebbe sul banco degli imputati il sale, consumato, secondo i dottori, in quantità doppie rispetto a quelle raccomandate.
Uno studio interessantissimo, che per la prima volta si focalizza su un aspetto spesso ignorato delle diete, e che mette finalmente il sale sullo stesso livello di pericolosità dello zucchero.
C’entrano poco le bibite zuccherate
Sono stati creati due gruppi di controllo, con consumi di bevande zuccherate non omogenei. La dieta dei due gruppi però differiva, e di molto, sul consumo quotidiano di sodio.
I risultati? Stupefacenti. Le bevande zuccherate non sono riuscite ad essere responsabili dell’ingrassamento dei soggetti sotto studio tanto quanto il sale, ritenuto da questa ricerca il maggior responsabile dell’ingrassamento dai 10 ai 18 anni.
Il pericolo del cibo spazzatura
E’ proprio per questo che, secondo i medici, andrebbe evitato il cibo spazzatura. Contiene spesso pochi zuccheri, ma questo non è indice di salubrità. Bisogna infatti controllare anche il sodio, spesso completamente fuori controllo.
Quindi meno sodio se si vuole restare in forma, e quindi la necessità di scegliere cibo più genuino e preparato senza conservanti.
Quanto sodio consumare per rimanere in forma?
Secondo le raccomandazioni delle associazioni mediche, andrebbero consumati al massimo 1.600mg di sodio al giorno, una soglia che non dovrebbe essere superata in nessun caso, e che è circa la metà di quanto consumano il grosso delle persone.
Il pericolo non è solo l’ingrassamento, ma anche lo sviluppo di determinate patologie legate all’abuso di sodio e a carico del sistema cardiocircolatorio.