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Caviale: si può mangiare durante la dieta?

caviale dietaIl caviale è un alimento apprezzatissimo dalle buone forchette: consistenza, sapore e aromi sono davvero unici ed è per questo che rappresenta uno dei prodotti più ricercato sui mercati ittici e anche uno dei più costosi.

Almeno a guardarlo, e sapendo da quali paesi proviene (principalmente Russia e Iran), non ha l’aspetto di un prodotto molto salutare, ed è più che lecito chiedersi se sia il caso o meno di consumarlo durante la dieta.

Vediamolo insieme, cercando anche di superare insieme quello che è il mero dato calorico, un dato che spesso ci racconta davvero poco degli alimenti che portiamo in tavola.

I valori nutrizionali e le calorie del caviale

Il caviale non è un alimento eccessivamente calorico. In 100 grammi di prodotto troviamo mediamente 260 calorie, una quantità più che facile da inserire anche nei piani più restrittivi. Dopotutto non se ne consumano che pochi grammi (se siete tra i fortunati che possono mangiarne etti ed etti, forse è meglio darsi una regolata). Le calorie sono apportate principalmente dalle proteine (27 grammi per 100 grammi di caviale) e dai grassi (15 grammi per 100 grammi di prodotto).

Si tratta dunque di un prodotto molto adeguato a qualunque tipo di dieta, anche se presenta delle problematicità che affronteremo sul finire dell’articolo.

Ricco di acidi grassi Omega3

Il caviale, in aggiunta, è ricchissimo di acidi grassi Omega3, grassi che sono di ottima qualità e che dovrebbero essere presenti nella dieta di chiunque non solo voglia dimagrire, ma anche di chi voglia vivere semplicemente in salute.

Si tratta dunque, almeno in questo senso, di un’ottima aggiunta alla nostra dieta.

Il problema del sodio e del colesterolo

I problemi principali, quando parliamo di caviale, sono quelli collegati alla presenza, decisamente esagerate, sia di colesterolo che di sodio. Si tratta di “nutrienti” e minerali che devono essere consumati con estrema parsimonia, soprattutto da chi ha già situazioni problematiche pregresse a livello cardio-vascolare. Bisogna dunque cercare di consumarne quantità modeste, anche se con quello che costa, si tratterà in molti casi più di una necessità che di una vera e propria scelta.

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