La nuova follia: la dieta del corsetto

Cerotti sulla lingua, bande intorno allo stomaco. Il mondo delle diete non sa più cosa inventarsi, e in questa settimana ci propone la dieta del corsetto, l’ultima trovata d’oltremare che vuol farci dimagrire grazie ad un indumento che non si usa dai tempi della Regina Vittoria.

Il funzionamento è semplice, e chi l’ha provata giurerebbe che fa davvero dimagrire. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Costrizione dall’esterno

Il corsetto è un indumento strettissimo, che andrà ad avvolgere la nostra zona addominale e a comprimere anche lo stomaco.

Uno stomaco compresso si sentirà pieno più velocemente e l’appetito che non riusciamo a controllare sparirà quasi magicamente.

Quasi abbiamo detto, perché di magia ce n’è davvero poca. Si tratta di una reazione meccanica, simile a quella delle bande intorno allo stomaco, che permette al nostro stomaco di perdere volume senza operazioni invasive.

La fame? Sparita

“La fame è completamente sparita”, raccontano le impavide che si sono già messe a dieta secondo il diktat del corsetto.

Un indumento particolarmente odioso, che si è guadagnato una pessima fama grazie alle lamentele delle donne che erano costrette a portarlo e che ora potrebbe rientrare dalla porta principale, quella delle diete.

Il funzionamento è davvero semplice, tanto semplice da far pensare ad una buffonata, ed è forse proprio di quello che si tratta.

Dieta non vuol dire inappetenza forzata

Siamo molto contrari a questi metodi, un po’ come siamo contrari alle bande gastriche (se non in casi davvero estremi) e ad altri interventi per modificare meccanicamente il nostro corpo.

La dieta del corsetto prosegue su una china che un dietologo serio dovrebbe rifiutare. Stare a dieta e tornare in salute non vuol dire soltanto mangiare meno, ma mangiare e vivere meglio a 360°.

Dato l’enorme numero di persone che a dieta non riescono proprio a starci, prevediamo un enorme successo per questa ennesima dieta-truffa.

 Saranno contenti i venditori di corsetti, che avranno i magazzini pieni da 200 anni e potranno finalmente venderli, soprattutto nelle taglie più abbondanti, a chi di cambiare vita proprio non vuole sentirne parlare.