Ce le possiamo concedere ogni tanto? E nel caso di risposta affermativa, quali accorgimenti dovremo mettere in atto per far sì che siano salubri abbastanza per chi è a dieta? Vediamolo insieme.
Tante, tantissime calorie
Il primo dato che salta agli occhi è il fatto che le patatine fritte abbiano tante calorie. Darne una stima precisa è impossibile, dato che dipende dalla tipologia di patate, dalla tipologia di olio impiegato, dalla modalità di frittura e da tantissime altre variabili che devono essere tenute in considerazione. Si tratta però di un contorno che, in una porzione standard, può molto facilmente aggiungere 3-400 calorie ad un pasto.
Si tratta di un numero di quelli importanti, che dovrebbe essere senza dubbio preso in considerazione prima di poter anche pensare di consumare una porzione di patate fritte durante la dieta.
Per il giorno libero? Forse
Se la nostra dieta prevede un giorno libero, allora potremmo pensare di inserire le patate fritte un paio di volte al mese. Tutto questo a patto che però:
- Vengano fritte in un olio di qualità, possibilmente l’olio d’oliva;
- Vengano fatte scolare per bene;
- Vengano consumate fresche;
- Vengano fritte alle temperature giuste, per una frittura più croccante e meno inzuppata d’olio.
Si tratta comunque di un alimento poco sano, che dovrebbe essere limitato senza ombra di dubbio esclusivamente ai peccati di gola. Si dovrebbe dunque ritenere, anche quando preparato a modo, un alimento nocivo per la dieta e più in generale per la salute.
Meglio al forno
Le patate al forno sono sicuramente migliori, a livello nutrizionale, delle patatine fritte. Si tratta di una modalità di cottura che infatti ci può permettere di andare ad avere meno calorie, meno condimenti e comunque un contorno di assoluto spessore. Si tratta dunque di una modalità di cottura da preferire sempre e alla cui guardare nel caso in cui proprio non possiamo fare a meno delle patate.