E’ capitato a tutti: una volta affrontato un problema o in situazioni di forte stress psico-emotivo, affondiare il proprio malessere in cibi fritti, unti e bisunti, o nei più classici gelato e Nutella. Una tendenza, quella del cibo di consolazione, che per molti psichiatri ha i caratteri propri della dipendenza, e che causa, secondo i dietologi, troppi casi l’anno di obesità.
L’autocontrollo è il primo passo per un approccio sano al cibo, che non vuol dire consumare soltanto quello che poi andremo a bruciare, ma che significa anche considerare il cibo per quello che è, e non come consolazione o premio.
Secondo studi recenti sarebbe molto più difficile, in momenti di sconforto psico-emotivo, calcolare quanto cibo si è ingerito, ed è per questo motivo che questa abitudine causa poi i danni che sono sotto gli occhi di tutti.
Come fare allora per evitare di mangiare troppo?
Il trucco è davvero semplice: contate e segnate quello che ingerite. Questo vuol dire che ogni qual volta assumiate qualcosa, correrete a scriverlo su un taccuino o, più praticamente, sul vostro smartphone. Esistono tantissimi metodi rapidissimi per il conteggio di calorie, e una volta superato il vostro limite giornaliero, evitate di eccedere, anche se lo sconforto e la tristezza sembrano impossibili da affrontare.
Essere organizzati e pronti a mettersi in gioco, analizzando effettivamente quello che si mangia, è il primo passo verso una rinascita nella salute, verso un percorso che ci porterà non solo ad essere magri e belli, ma anche ad avere un rapporto sano e giusto con il cibo.