Dopo essere stato il regime scelto da chi più che di un regime alimentare aveva bisogno di una dieta politica, il fruttarismo si sta nuovamente affermando, soprattutto tra i giovani che non vogliono consumare in alcun modo carne e prodotti di derivazione animale.
Una sorta di veganismo spinto, che non fa affidamento neanche su legumi e altri prodotti in grado di sopperire alle mancanze tipiche di un regime che non ricorre ad alimenti di origine animale.
Ma è pericoloso per la salute? Oppure possiamo tranquillamente vivere mangiando solo frutta?
Difficile creare un regime equilibrato
Il problema è quello dell’equilibrio tra nutrienti. Il fruttarismo, ammesso che si consumino davvero soltanto frutti, rende particolarmente difficoltoso avere un apporto soddisfacente di proteine e grassi, sbilanciando l’intero regime a favore dei carboidrati.
Grassi e proteine sono fondamentali per il nostro organismo, e un regime fruttarista è quanto di più lontano c’è da una dieta equilibrata che ci permetta di assumere questi due nutrienti nelle giuste quantità.
Cosa si intende per frutta nel fruttarismo?
Altro punto interessante è la definizione di frutta offerta dai seguaci di questo regime. In genere viene considerato ok per la dieta tutto quello che cade dagli alberi e che può essere consumato senza uccidere la pianta.
Alcuni però escludono anche noci, nocciole e semi in generale, tagliando dunque un importantissimo apporto in grassi per chi si sottopone a questo regime.
La dieta di Adamo ed Eva
Dietro questo regime di scientifico c’è davvero poco. Le motivazioni che spingono i suoi seguaci sono di carattere politico-religioso, e dovrebbero essere ignorate se quello che vi interessa è tornare in forma.
Un regime sbilanciato, pericoloso e del quale dovresti cercare di fare a meno, soprattutto nelle sue declinazioni più estreme che eliminano legumi e frutta secca.
Se stai cercando di dimagrire, c’è sicuramente qualcosa di più efficace e meno pericoloso del fruttarismo.