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Dieta e reflusso: qualcosa non va

Reflusso: come curarlo con una sana alimentazione

Il reflusso gastroesofageo è una patologia che colpisce il tratto stomaco-esofago. I succhi gastrici entrano in contatto con lo stomaco, causando bruciore a livello dello sterno.

Si tratta di movimenti involontari che portano il contenuto gastrico a risalire in modo anomalo nell’esofago e di conseguenza provocano acidità e rigurgito (reflusso gastrico).

Possono verificarsi episodi sporadici di reflusso, soprattutto dopo i pasti, ma non vanno sottovalutati. Trascurare questi sintomi, può aggravare la situazione e a lungo andare può comparire un’esofagite erosiva o un adenoma esofageo.

Cause e sintomi

La causa principale di questa patologia è l’ernia iatale, ovvero una condizione anomala dell’anatomia dello stomaco che presenta una protrusione verso il diaframma.

Riconoscere i sintomi di questa malattia non è molto semplice, in quanto a volte può essere scambiata per un banale mal di stomaco, un virus, un’influenza o per colon irritabile.

Bisogna fare attenzione alla frequenza e alla tipologia dei sintomi. Se dopo aver ingerito determinati alimenti si avverte dolore, bruciore e acidità all’altezza del tratto iniziale dello stomaco, o ancora percezione di liquido amaro nella cavità orale, allora si tratterà proprio di reflusso.

È importante, dunque, seguire una dieta adeguata e adottare uno stile di vita più sano per riuscire ad alleviare i sintomi. Ci sono diversi fattori che incidono negativamente sull’andamento della malattia:

Vediamo quali sono gli alimenti da evitare e quelli consigliati.

Alimenti da evitare e alimenti consigliati

Prima di passare alla lista degli alimenti, è bene ricordare che chi soffre di questa patologia deve fare estrema attenzione alla masticazione. Bisogna masticare molto lentamente per facilitare l’attività gastrica e per lo stesso motivo andrebbero evitate le abbuffate.

I cibi da evitare assolutamente sono:

Cosa si può mangiare invece: