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Allenamento funzionale: la guida (Prima parte)

Solitamente ci si allena per obiettivi ben precisi. Per esempio, il bodybuilding serve a potenziare la forza e creare un fisico robusto e muscoloso.

Tuttavia raramente si considera l’idea di migliorare caratteristiche come l’agilità, la propriocezione e l’equilibrio, aspetti comuni a tutti gli sport. Infatti queste “doti” vengono allenate sono in caso di una specifica necessità.

Lo scopo dell’allenamento funzionale è proprio quello di potenziarle. Vediamo meglio insieme in cosa consiste l’allenamento funzionale. Come è nato e quando prendere in considerazione questo tipo di allenamento.

Attività funzionale e riabilitazione

L’allenamento funzionale fonda le sue radici nella branca della riabilitazione. In principio, l’esercizio funzionale proponeva esercizi simili alle attività domestiche e lavorative. Lo scopo era proprio far riguadagnare ai soggetti tali capacità, perdute in seguito a traumi o interventi chirurgici.

In altre parole, se la professione di un paziente richiedeva di sollevare carichi pesanti, l’esercizio si sarebbe incentrato su questo tipo di sforzo. Se invece il paziente fosse stato genitore di bambini piccoli, lo scopo dell’esercizio sarebbe stato incrementare la resistenza a carichi moderati.

L’allenamento funzionale, come suggerisce il nome stesso, si basa proprio sul principio di funzionalità. Ha lo scopo di rendere più efficace ed efficiente un determinato movimento, o di risolvere/migliorare eventuali complicazioni fisiche o i sintomi a esse correlati.

Allenamento funzionale e soggettività

Per quanto riguarda l’allenamento funzionale, bisogna considerare che da un punto di vista antropometrico siamo tutti diversi e diversi saranno gli esercizi che si andranno ad eseguire. Standardizzare la capacità di fitness muscolare e articolare è sbagliato e potenzialmente rischioso.

Un trainer, per essere in grado di fornire un allenamento funzionale, deve esaminare la funzionalità del suo utente e tenerne conto durante le sessioni. Un allenatore “qualsiasi” potrebbe impostare l’allenamento con una semplice progressione. È invece essenziale individuare la ragione di una scarsa funzionalità.

L’esercizio funzionale dovrebbe rientrare nella programmazione di allenamento di un soggetto che intende migliorare determinate caratteristiche fisiche. A patto che gli esercizi si adattino allo stato di preparazione e agli obiettivi di chi li deve seguire senza rischi per la salute della persona.

Pertanto un esercizio, per essere funzionale, deve rispettare determinati parametri. In merito alla forza, il parametro è un certo grado di instabilità per riattivare gli stabilizzatori. Ma quello fondamentale è la soggettività.

Non perdetevi la seconda parte del nostro articolo.

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