L’inositolo è stato scoperto più di 150 anni fa e non è altro che un composto chimico che è presente in quasi tutte le forme di vita.
Nonostante questo, è solo da circa 30 anni che ha destato forte interesse nella comunità scientifica, tant’è che è stato riconosciuto come elemento base che agisce come secondo messaggero in diversi sistemi cellulari.
Vediamo di scoprire qualcosa di più insieme.
Che cos’è e dove possiamo trovarlo?
Quando si parla di inositolo, ci si riferisce in modo generico a un numero di ben 9 molecole. La differenza tra loro è data dalla disposizione spaziale del gruppo chimico -OH. Il 99% dell’inositolo in natura è presente nella forma dell’isomero myo-inositolo (MYO), il restante 1% di D-chiro-inositolo.
Il myo- inositolo, attraverso uno specifico enzima, si converte in D-chiro-inositolo che svolge un ruolo differente dal primo. La loro peculiarità è la distribuzione nei tessuti. Per garantire una corretta funzionalità, organi e tessuti mantengono un rapporto specifico tra queste due molecole.
Appartiene alla famiglia delle vitamine B, ma questo non lo rende una vitamina di fatto: infatti può essere sintetizzato dal nostro corpo, oltre che assunto con il cibo. Viene prodotto in grande quantità nell’organismo a partire dal D-glucosio.
Possiamo trovare l’inositolo nei vegetali: piselli, fagiolini, asparagi, arance, pere, ciliegie, mele, pomodori e carote. Lo troviamo anche nel lievito, nel pesce e nel tuorlo d’uovo. Nei cereali, granturco e avena è presente come componente delle lecitine sotto forma di acido fitico.
L’inositolo coadiuva processi importanti
Come premesso, il myo-inositolo costituisce la base strutturale di numerosi secondi messaggeri. Per questo motivo partecipa a vari processi, quali:
- l’osteogenesi;
- il metabolismo glucidico;
- lo sviluppo ed il funzionamento dei nervi periferici;
- la riproduzione e la fertilità.
La forma D- chiro- inositolo, invece, è particolarmente importante in quanto regola l’attività di diversi ormoni:
- l’ormone follicolo-stimolante;
- l’ormone-insulina;
- l’ormone stimolante della tiroide.
L’inositolo, in quanto principale componente dei fosfolipidi di membrana, è necessario per la sintesi della guaina che circonda i nervi. E’ fondamentale quindi per il buon funzionamento di cervello, muscoli e nervi.
È inoltre basilare per il corretto funzionamento di trasmettitori cerebrali, come serotonina e acetilcolina, e favorisce l’eliminazione dei grassi in eccesso dal fegato, favorendo quindi il flusso biliare.
Numerosi studi, infine, dimostrano che la forma chiro-inositolo può rappresentare una risorsa per contrastare squilibri endocrinologici e metabolici.