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Dieta del respiro: una vera follia

Tra le diete più bizzarre che si possono incontrare c’è sicuramente la dieta del respiro che in realtà piuttosto che un regime alimentare controllato è un insieme di comportamenti virtuosi da applicare alla nostra normale respirazione.

Questa dieta promette infatti di garantire un dimagrimento respirando nella giusta maniera in modo da bruciare grassi senza dover rinunciare a nulla in termini di cibo.

Com’é nata?

Ci aspetteremo che dietro ogni dieta ci sia una lunga e meticolosa attività di ricerca da parte di professionisti del settore ma non è sempre così, la dieta del respiro è nata infatti dall’intuizione dell’attore giapponese Miki Ryosuke che ha sperimentato questo trattamento direttamente su se stesso.

Secondo quanto affermato dall’attore la dieta da lui ideata gli avrebbe permesso di perdere quasi 15 kili in sole tre settimane andando anche a snellire considerevolmente il suo girovita.

Applicazione e funzionamento

Come già detto questa non è definibile a tutti gli effetti una dieta poiché non va ad incidere per nulla sull’alimentazione ma si concentra solo sulla respirazione.

Basta infatti prendersi cinque minuti ogni giorno in cui, attraverso una tecnica specifica, effettuare lunghi e profondi respiri attivando così un maggiore metabolismo dei grassi.

Stando il piedi, con le braccia in alto e le gambe una tesa in avanti e l’altra piegata, bisogna inspirare per 3 secondi e poi buttar fuori l’aria intensamente per 7 secondi o più.

Quanto ai cibi consentiti non c’è bisogno di modificare nulla a patto che venga mantenuta però una dieta equilibrata ed ipocalorica che garantista l’apporto di tutti i nutrienti indispensabili al corretto funzionamento del nostro organismo.

L’attività fisica invece risulta fondamentale in quanto è provato che già durante gli allenamenti l’intensa respirazione attiva un meccanismo simile a quello descritto nella dieta.

Controindicazioni

La dieta del respiro non ha trovato riscontri positivi all’interno della comunità scientifica ed anzi i medici ne hanno sottolineato i rischi nascosti.

Alterare, anche solo momentaneamente, un meccanismo involontario come quello della respirazione può causare una iperventilazione che come conseguenza può determinare capogiri, palpitazioni o addirittura la perdita dei sensi.

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