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Colesterolo: la guida a quello buono e quello cattivo

colesteroloComunemente il colesterolo LDL è conosciuto come colesterolo cattivo, mentre il colesterolo HDL è conosciuto come colesterolo buono.

HDL e LDL vanno a dare i valori del colesterolo totale. Sono arrivate le nuove linee guida europee che hanno abbassato il livello di colesterolo totale massimo a 190 per essere in salute.

190 è quindi il livello massimo di colesterolo totale permesso e non bisogna superarlo. Purtroppo molti credono ancora che, valori come 200 o 220, siano indice di salute, ma non è così.

190 è il limite massimo per essere in un corretto stato di salute, mentre già a 200 o 220 ci troviamo vicini ad aumento di rischio di patologie dovute al colesterolo.

Per abbassare il colesterolo è importante fare esercizio fisico e seguire una dieta sana. In media un livello di colesterolo totale uguale o inferiore a 160 si misura se la persona è sana e se non presenta dei fattori di rischio, ma non in tutti i casi è indice di salute.

Il colesterolo HDL va valutato nel colesterolo totale. Si tratta di lipoproteine o colesterolo buono e sono utili al nostro organismo per il trasporto del colesterolo dalle periferie fino agli organi che se ne servono e/o lo smaltiscono.

Valori desiderabili

I valori desiderabili devono essere preferibilmente inferiori a 100 mg/dL, ma in un soggetto adulto sano i valori vanno da 100 a massimo 129 mg/dL. Il limite vanno da 130 e 159 mg/dL e possono essere considerati alti già da 160 fino a 189 mg/dL.

Dei valori molto alti superano i 190 mg/dL e corrispondono a soggetti che sono esposti a un rischio cardiovascolare e sono pericolosi soprattutto per chi ha familiarità o è esposto ai fattori di rischio di cui abbiamo parlato in precedenza. Per questi soggetti sarebbe meglio riportare un valore inferiore a 70 mg/dL o a 100 mg/dL.

Fra i fattori di rischio troviamo anche l’età e il sesso del paziente nonchè lo stile di vita, dell’abitudine al fumo e le diverse cattive abitudini alimentari. Sono fattori di rischio importanti anche obesità, ipertensione e diabete.

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