Anche i rimedi per questo specifico tipo di problema sono diversi, anche se essendo noi un sito che si occupa di diete, non potevamo che tentare l’approccio dal punto di vista, appunto, dell’alimentazione.
Vediamo insieme come si può affrontare il problema della diarrea con una dieta specifica.
Una lunga lista di alimenti da eliminare
Purtroppo sono molti gli alimenti che non possono essere assolutamente consumati durante il periodo della diarrea. Ve li riassumiamo in una pratica lista, che vi permetterà di evitarli, per quanto possibile, così da migliorare immediatamente la vostra condizione:
- Latte;
- Formaggi freschi;
- Insaccati grassi, fatto salvo il prosciutto magro;
- Le verdure e la frutta, in quanto ricche di fibre, andrebbero evitate durante tutta la durata della fase acuta;
- Frutta secca;
- Frutta disidratata, come fichi, albicocche, prugne;
- Alcolici in generale, a prescindere dalla loro gradazione;
- Condimenti grassi: burro, olio, lardo. Si tratta di alimenti che purtroppo rallentano la digestione e dunque causano problemi ulteriori di diarrea;
- Salse e intingoli;
- Spezie piccanti: in quanto in grado di irritare le mucose intestinali;
- Prodotti integrali;
- Fibre alimentari in generale;
- Prodotti da forno soffici, in quanto contengono troppi grassi;
- Caffeina;
- Teina;
- Bevande zuccherate;
- Bevande fredde.
Si tratta purtroppo di una lista di alimenti da evitare piuttosto lunga, che ci creerà sicuramente qualche problema a livello di dieta, ma che è necessaria perché, per superare la diarrea, si deve necessariamente andare ad eliminare quegli alimenti che causano il problema e che lo aggravano.
Solo la dieta può funzionare?
Non sempre, dato che spesso ci troviamo in presenza di infezioni batteriche che vanno combattute anche con l’aiuto di antibiotici e medicinali. In molti casi, però, una dieta corretta può essere anche l’unico presidio necessario per tornare ad una condizione di normalità o quantomeno superare le fasi più acute della diarrea, che sono in grado di rendere impossibile una vita normale.
Parlatene comunque con il vostro medico, perché potrebbe essere necessario affiancare a quello che è un percorso di tipo alimentare anche uno di tipo farmacologico. Curarsi da soli va bene, ma fino ad un certo punto.