Si tratta di un sistema che, almeno per i primi tempi, può risultare estremamente complesso, ma che una volta che avremo capito a fondo sarà molto pratico per continuare ad organizzare la dieta senza penare troppo.
Vediamo insieme come funzionano questi blocchi e come utilizzarli per organizzare la nostra dieta.
Il blocco
Il blocco della dieta a zona è costituito da un blocchetto di proteine, un blocchetto di grassi e un blocchetto di carboidrati. Questa è la base dalla quale partire per organizzare la dieta a zona. In genere abbiamo a disposizione un minimo di 11 blocchi quotidiani, fino un massimo di circa 20, a seconda del nostro fabbisogno calorico, e possono essere ripartiti in modo proporzionato a seconda dell’importanza del pasto.
Se dovessimo utilizzare ad esempio 18 blocchi nel nostro regime, andremmo a ripartirli nel seguente modo:
- 4 blocchi per la colazione, e dunque 4 blocchetti di proteine, 4 di grassi e 4 di carboidrati;
- 2 blocchi per lo spuntino;
- 4 blocchi per il pranzo;
- 2 blocchi per la merenda;
- 4 blocchi per la cena.
Da cosa sono composti i blocchetti?
La chiave sta nel capire da quanto cibo siano composti i blocchetti. Bisogna calcolare infatti:
- 1 blocchetto di proteine include 7 grammi di proteine (per fare un esempio sono circa 30 grammi di petto di tacchino);
- 1 blocchetto di grassi ha invece 3 grammi di grasso (per intenderci si tratta di 3 grammi d’olio d’oliva);
- 1 blocchetti di carboidrati fornisce invece 9 grammi di questo nutriente (100 grammi di frutta fresca o circa 13 di pasta);
Seguendo queste indicazioni riuscirete senza problemi ad organizzare i vostri pasti seguendo la dieta a Zona.
Tutto quello di cui avrete bisogno, d’ora in avanti, sarà qualche tabella nutrizionale ed una buona calcolatrice.