Dietando
Perdere peso seguendo la propria fede, mai avremmo potuto pensare a qualcosa del genere ma l’ultima moda delle star di Hollywood è proprio questa.
Negli Usa sta infatti spopolando la cosiddetta “dieta di Dio”, un regime alimentare che trae i propri fondamenti da un passo dell’antico testamento in cui si fa riferimento al profeta Daniele che per 21 giorni, pur di rifiutare il cibo dell’imperatore babilonese, si alimentò di soli legumi ed acqua.
A quanto pare la rinuncia ad altri cibi ed alimenti diede beneficio corporeo al profeta a tal punto che oggi questa dieta viene riproposta, in chiave moderna, per aiutare a perdere peso.
Come funziona ed alimenti consentiti
La “dieta di Dio” è praticamente un regime alimentare vegano molto rigido che vieta il consumo non solo dei derivati della carne ma anche di qualsiasi alimento lavorato.
Per questo motivo gli unici cibi consentiti sono verdure, legumi e frutta mentre come bevanda, non potendo consumare alcolici e distillati, va scelta l’acqua.
Ovviamente si può abbinare a questa base anche l’utilizzo di infusi, tisane e frullati purché nel rispetto delle regole di base.
La durata di questa dieta è, sempre rifacendosi al testo biblico, di 21 giorni ma è possibile allungarla a 40 introducendo però nel menù giornaliero un 30% di proteine e farinacei da affiancare ai legumi ed alla frutta.
Possibili rischi
I dubbi relativi a questo percorso dietetico riguardano essenzialmente il fatto che non si tratta di una dieta equilibrata e che determinati nutrienti, come ad esempio ferro e calcio, non sarebbero assunti a sufficienza.
Per questo motivo la “dieta di Dio” non ha trovato un riscontro positivo all’interno di ambienti medici ed anzi solitamente viene sconsigliata soprattutto ai ragazzi nella fase dello sviluppo ed alle donne in gravidanza o durante il periodo dell’allattamento al seno.
Questa dieta, anche per quanto riguarda i soggetti più sani, va seguita per periodi brevi e può essere un aiuto semplicemente per depurare l’organismo dopo periodi di eccessi alimentari.
La perdita di peso che ne deriva, pur essendo molto rapida, è assai difficile da mantenere quando il corpo torna alla normale alimentazione.
