Lo stretching è una pratica che troppo spesso appare a chi inizia a fare sport come una perdita di tempo o poco più. Solitamente quindi, si dedica a questo genere di esercizi un tempo marginale ed un’attenzione ancora minore.
In realtà si tratta invece di qualcosa di fondamentale all’interno di una corretta routine di allenamento poiché consente al corpo un recupero maggiore e non solo.
Benefici dello stretching
Come abbiamo già detto uno dei benefici principali legati agli esercizi di defaticamento è quello di garantire al nostro organismo una ripresa maggiore.
Ciò avviene poiché, attraverso questi esercizi, si riesce a smaltire parte dell’acido lattico accumulato durante l’allenamento. E si dona un sollievo ai muscoli dai dolori causati dalle microlesioni che hanno interessato le fibre muscolari durante il nostro workout.
Lo stretching agisce anche nel prevenire i traumi sportivi a carico dei muscoli e delle articolazioni e se eseguito nella giusta maniera consente al nostro intero apparato locomotore un lavoro a basso carico.
Che al tempo stesso stimola ossa, muscoli, tendini ed articolazioni a lavorare in sinergia senza però produrre tossine o caricarli di eccessivo lavoro.
Fisiatri e fisioterapisti hanno poi più volte sottolineato quanto l’allungamento a fine esercizi possa incidere sulla nostra postura. A beneficiarne sarà soprattutto la nostra schiena con le nostre spalle e si ridurrà sensibilmente la predisposizione a dolori legati alla perdita di elasticità.
Come e quando va fatto l’allungamento
Lo stretching va fatto dopo ogni allenamento e non in preparazione ad esso, a tal proposito è importante distinguere le due diverse tipologie:
- Stretching statico: consiste in una serie di esercizi in cui useremo il peso del nostro corpo e la forza di gravità per ottenere un allungamento muscolare, non serviranno quindi attrezzi e tutto verrà effettuato con movimenti dolci e lenti. Esso è raccomandato a fine allenamneto;
- Stretching dinamico: si tratta in questo caso di movimenti più ampi e rapidi, tende a combinare allungamento muscolare e movimento; è indicato sia unitamente a quello statico appena dopo l’allenamento sia in preparazione a questo come forma di riscaldamento, in modo da avviare l’organismo verso lo sforzo fisico vero e proprio.