Dietando
Non tutti i salami sono adatti alla dieta, anzi, il grosso di loro deve essere categoricamente escluso da una dieta che abbia come obiettivo quello del dimagrimento.
Oggi parliamo del culatello, una specialità emiliana che negli ultimi anni è diventata molto popolare in tutto il paese.
Si può mangiare il culatello a dieta? Oppure fa parte di quegli alimenti che devono essere eliminati durante la dieta? Vediamolo insieme.
Un insaccato vero e proprio, al contrario del prosciutto
Il culatello, sebbene almeno visivamente ricordi molto il prosciutto, è diverso da questo ultimo. Viene preparato non con la coscia intera, ma con dei tagli scelti, e viene letteralmente insaccato.
L’unica cosa che hanno in comune i due alimenti è il grande contenuto in sodio, dato che per la conservazione di questo prodotto viene utilizzato appunto il sale.
Un salume comunque “dietetico”
Così come per il prosciutto crudo, quando si parla di culatello è necessario ammettere di essere davanti ad un salume che è comunque dietetico: ha poche calorie e un elevatissimo apporto di proteine di qualità e anche di lipidi, anche se in questo caso non possiamo dire di essere in presenza di grassi di qualità.
Si tratta comunque di un prodotto che, opportunamente sgrassato, è più che valido per la dieta e dovrebbe essere preso in serissima considerazione da parte di chi cerca prodotti pratici e gustosi da integrare nel proprio piano alimentare.
Occhio però al sodio
Il problema principale degli affettati, dal quale purtroppo non è libero il culatello, è il contenuto in sodio. Trattandosi di un prodotto che immagazzina alte quantità di sale per la sua conservazione, il contenuto in sodio schizza alle stelle e non è sicuramente adatto per chi ha problemi pregressi di tipo cardiovascolare.
Anche per chi non dovesse soffrire però di questi problemi, è sicuramente d’obbligo considerare il fatto che si tratta di un prodotto dall’apporto di sodio così elevato. Mai più di una porzione, massimo due per settimana.
