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Dieta completa per la sindrome di Gilbert

gilbertoLa sindrome di Gilbert è una patologia benigna che interessa il fegato. E’ un problema non troppo grave e piuttosto frequente. In questi casi il fegato non riesce a smaltire la bilirubina e provoca una serie di piccole conseguenze.

La bilirubina è una sostanza di scarto generata dalla normale morte dei globuli rossi, ha un colorito arancione/giallo e di solito è normalmente espulsa dall’organismo che trasforma la bilirubina non coniugata in bilirubina coniugata. Quest’ultima può essere espulsa attraverso le urine.

Nei pazienti con sindrome di Gilbert la bilirubina di tipo non coniugato ristagna nel sangue e causa ittero, ovvero una colorazione gialla della pelle e della sclera (ovvero la parte bianca negli occhi). In genere questa sindrome non provoca conseguenze e non richiedono terapie particolari.

Da cosa è causata?

La sindrome è provocata da una mutazione genetica e compare alla nascita, anche se troppo spesso non viene diagnosticata per diversi anni. Di solito la sindrome viene diagnosticata con esami del sangue che riportano i valori della bilirubina. Valori alti indicano un problema dovuto alla sindrome di Gilbert.

Se l’organismo è disidratato, la sindrome può apparire in maniera più evidente, anche a seguito di un lungo digiuno o dopo un lungo e intenso esercizio fisico o durante un’influenza, la sindrome può apparire più evidente a causa dell’indebolimento dell’organismo.

Spesso la sindrome è asintomatica, ma alcuni pazienti possono accusare stanchezza inspiegabile apparentemente.

La dieta adatta

In alcuni casi il medico potrebbe consigliare una dieta che possa gestire i sintomi, far sparire il colorito giallastro e velocizzare la guarigione. Gli alimenti più consigliati nella dieta per la sindrome di Gilbert sono quelli ricchi di liquidi, vale a dire:

  • Frutta;
  • Verdura;
  • Cibi liquidi;
  • Cibi molto vitaminici;
  • Cibi ricchi di selenio;
  • Cibi poveri di grassi.

Non bisogna dimenticare l’aiuto delle proteine della carne che aiutano il corpo a riprendersi. Si consiglia di preferire carni magre e bianche per non affaticare il fegato. Evitate cibi fritti, grassi o elaborati, dimenticate alcolici e bevande gassate e cercate di non fumare. In genere per eliminare il colorito giallo è utile esporsi alla luce del sole o fare qualche breve ciclo di lampade.

Bisogna eliminare dunque dalla dieta i cibi ricchi di grassi, le carni rosse, le cotture troppo condite. In questo modo riusciremo a recuperare un buono di salute, passando per il primo presidio di cura, ovvero la buona tavola.

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