Mangiare di notte fa ingrassare?

Oggi ci occupiamo di uno dei luoghi comuni più diffusi nel mondo delle diete e del dimagrimento.

È vero che mangiare di notte fa ingrassare più di quanto farebbe ingrassare mangiare le stesse cose al mattino?

Oppure si tratta di, e non sarebbe la prima volta, un luogo comune senza alcun fondamento scientifico, una delle tante leggende metropolitane che ci deviano da quella che è la retta via verso il dimagrimento?

Vediamolo insieme.

Nessuna base scientifica

Una caloria è una caloria, a prescindere da quando sia stata ingerita. Non importa dunque se il cioccolatino in questione lo mangerete domani mattina appena svegli oppure stanotte, prima di andare a letto. Quelle 100–150 calorie andranno a sommarsi al totale che avete assunto oggi e, nel caso in cui abbiate assunto più calorie di quelle che avete bruciato, ingrasserete.

Si tratta di un’equazione estremamente semplice, che tiene conto, almeno per il dimagrimento, di un calcolo davvero semplice:

• Calorie assunte – Calorie bruciate = ingrassamento o dimagrimento

L’orario dei pasti è assolutamente ininfluente, a dispetto di quello che dicono poche ricerche scientifiche e, purtroppo, la stragrande maggioranza di chi vorrebbe spacciarsi per scienziato e invece è un volgarissimo truffatore.

Il problema è un altro

Il problema del mangiare di notte è più comportamentale che calorico. Durante la notte infatti tendiamo a consumare più cibo spazzatura, come cioccolata, patatine in busta, snack grassi e unti, affettati. Si tratta di tutto l’universo del cibo pronto e grasso, che costituisce una vera e propria mazzata sugli sforzi che avevamo fatto magari fino dalla mattina.

Il problema è tutto qui e non nel fatto che quello che si mangia di notte abbia un potere più ingrassante.

Se vogliamo dimagrire dobbiamo a tutti i costi lasciarci alle spalle le fesserie senza alcuna base scientifica e cominciare a puntare seriamente all’obiettivo, ignorando i consigli di chi, di dieta, non sa nulla.