Dietando
Il kamut è un prodotto da farina che, grazie ad alcune sue proprietà per chi ha necessità alimentari particolari, è diventato sempre più popolare anche in Italia.
Vediamo insieme se il kamut fa ingrassare o se può essere consumato senza problemi durante la dieta.
Le calorie del kamut
Il kamut non si consuma in genere puro, ma piuttosto se ne consumano i derivati sotto forma di farine lavorate.
Il kamut è una speciale qualità di grano iraniano, che è stata brevettata da una compagnia statunitense e non fornisce un monte calorico più basso di quello apportato dalle altre farine. Fatta eccezione per il fatto che in genere si tratta di una farina lavorata integrale, non ci sono sostanziali differenze tra i prodotti a base di kamut e quelli a base di farina tradizionale di grano duro.
Il conto delle calorie quindi non torna e, aggiungendo questo specifico alimento nella nostra dieta, dovremo comunque fare attenzione: non va consumato in quantità maggiori di quelle che riserviamo alla pasta e al pane tradizionale.
Buon contenuto proteico
Quello che più dovrebbe però interessare chi è a dieta è il contenuto proteico del kamut, molto più elevato di quello contenuto in genere negli altri farinacei.
Si tratta di qualcosa di importante, soprattutto per chi fa sport e dunque consigliamo a tutti di sostituire almeno il 25% di pasta e pane che consumiamo nell’arco di una settimana con prodotti a base di kamut.
L’importanza delle fibre
Il kamut ha anche un ottimo apporto di fibre, cosa importantissima per chi è a dieta: favorisce la regolarità intestinale e soprattutto aumenta il senso di sazietà, che aiuta dunque a tenere sotto controllo l’appetito e arrivare ai pasti successivi meno affamati.
Il kamut, a questo scopo, è sicuramente un buon alimento, anche se le proprietà magiche dimagranti che gli vengono attribuite non hanno alcuna base scientifica.
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