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Quanto sushi si può mangiare durante la dieta?

Quanto sushi si può mangiare durante la dietaChi ama la cucina giapponese non deve rinunciarci del tutto quando ha deciso di perdere qualche chilo. Il sushi, per esempio, usando qualche piccolo accorgimento, si può mangiare tranquillamente.

Ma quanto sushi si può mangiare durante una dieta?

Il sushi

La cucina giapponese, salvo qualche eccezione, è a base di pesce che sovente è servito anche crudo. Perciò non si tratta di una cucina eccessivamente calorica.

Il sushi cui siamo più abituati, per esempio, è preparato con salmone, pesce spada, tonno rosso, gamberi, riso bollito e vinaigrette, la salsa preparata con olio evo, sale, pepe e tante verdure tritate finemente.

La perfetta combinazione di proteine e carboidrati che troviamo nel sushi rende, salvo rare eccezioni, questo gustoso piatto adatto a qualsiasi tipo di regime alimentare.

Il sushi e la dieta

La quantità di riso che entra nella preparazione del piatto è molto limitata perciò il sushi può entrare tranquillamente in qualsiasi piano dietetico, tranne che in quello prescritto dalla dieta Dukan. La Dukan, infatti, basandosi su un regime prettamente iperproteico, non approva la presenza del riso.

Ma noi sappiamo che un po’ di riso non costituisce alcun pericolo per la dieta, anzi caso mai è vero il contrario.

A tale proposito si ricorda che quando si segue un regime dietetico, ipocalorico o proteico che sia, bisogna sempre garantire all’organismo il giusto apporto giornaliero di carboidrati, nutrienti essenziali per l’organismo poiché sono la sua fonte primaria di energia.

Chi ha intenzione di ridurre o mantenere la massa muscolare, può optare per il sashimi che è una variante del sushi che si prepara solo con il pesce crudo. Il sashimi è meno calorico del sushi ed è anche più ricco di proteine ad alto valore biologico e di grassi Omega 3.

Quanto sushi si può mangiare durante la dietaSushi e calorie

I grassi contenuti nei pesci non costituiscono un pericolo per la dieta. Per fare il sushi si possono scegliere spigole oppure orate che sono meno grassi rispetto al salmone o al tonno i quali, però, sono più ricchi di Omega 3.

Per quanto riguarda le calorie si calcola che un Nigiri, le polpette di riso con sopra il pesce, apporta intorno alle 40 calorie, mentre un Maki, il rotolino di alga che avvolge riso e pesce, di calorie ne ha circa 20. In genere una porzione di sushi contiene 10/14 pezzi.

Quanto sushi si può mangiare

Quando si fa una dieta, si può mangiare sushi anche due volte in una settimana. Chi fa una dieta ipocalorica, di solito riduce la quantità di tutti gli alimenti.

Per quanto riguarda il sushi, più che ridurre le porzioni bisogna quasi dimezzarle, quindi i Nigiri o Maki da mangiare diventano cinque o, al massimo sei.

E’ però consentito il consumo delle salse che di solito accompagnano la pietanza giapponese, perché, essendo a base di zenzero, aceto di mele, aromi vari ed erbette, non sono per nulla caloriche.

Quando mangiare sushi

Per le sue caratteristiche, il sushi, può essere consumato sia a pranzo, sia a cena. Se gli ingredienti sono freschi e il piatto è cucinato bene, il sushi è un piatto unico molto salutare che, sicuramente, non attenta alla linea.

Ma una controindicazione c’è: con il pesce crudo si corre il rischio di essere infettati dall’Anisakis, un parassita che vive nell’intestino di molti pesci, tonno e salmone inclusi.

Se il pesce non è immediatamente eviscerato, appena pescato, il parassita migra nelle sue carni. Il contagio da Anisakis è da non sottovalutare, perché, le larve di questo parassita si attaccano alle pareti del nostro apparato gastrointestinale e possono provocare addirittura la perforazione dell’intestino.

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