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Dieta vegetariana a zona: guida completa

Dieta vegetariana a zona guida completaL’ideatore della dieta vegetariana a zona è stato il biochimico americano Barry Sears. Il regime alimentare di Sears promette tanta salute e una forma perfetta a patto che ci si nutra solo di cibo di origine vegetale.

La dieta che il biochimico descrive in modo dettagliato nel suo libro Enter the Zone, continua a riscuotere molto successo e non solo fra i vip.

Ma che cos’è e come funziona la dieta vegetariana a zona? Ecco una guida completa.

Dieta vegetariana a zona

Perché a zona

Sears ha chiamato questa dieta a zona perché i primi a sperimentare il suo programma alimentare furono alcuni atleti molto famosi.

Chi fa sport sa che allenandosi duramente e curando l’alimentazione, si arriva a un punto in cui si crea un perfetto equilibrio fra il benessere fisico e quello mentale. In quel preciso momento l’intero essere entra quasi in uno stato di grazia al punto che affrontare qualsiasi sforzo o prova sembra un gioco da ragazzi.

A questo particolare stato, che si raggiunge solo con molti sacrifici, gli atleti hanno dato il nome zona. Di solito il corpo non si mantiene molto in questo stato, infatti, la zona è un momento molto fugace. Ma Sears ha pensato di prolungare questo stato di benessere con un programma alimentare ad hoc che ha chiamato Zone Diet, ossia dieta a zona.

La filosofia

La dieta vegetariana a zona, oltre a un regime alimentare è un vero e proprio stile di vita. Si tratta di un metodo alimentare che impone un’attenta selezione del cibo da consumare. La scelta deve cadere sugli alimenti capaci di stimolare l’organismo a dare una risposta ormonale tale da migliorare tutte le sue funzioni vitali.

Come funziona

Per restare in salute ed evitare il rischio di patologie cardiovascolari, tumori, obesità e quant’altro, non solo bisogna mangiare in modo sano, ma prestare molta attenzione alla quantità di carboidrati, proteine e grassi che si assumono nell’arco di una giornata.

In un’alimentazione salutare, secondo Sears, il rapporto fra questi nutrienti deve essere 40-30-30. Ovviamene, trattandosi di una dieta vegetariana il 30% di proteine animali è sostituito dalla stessa percentuale di proteine vegetali, mentre il 30% di lipidi è costituito da grassi monoinsaturi e da grassi polinsaturi omega 3.

Che cosa mangiare

La vegetariana a zona è una dieta ipocalorica in cui i cibi consentiti sono:

  • Soia e derivati: si tratta di una leguminosa ricca di vitamina B, proteine e grassi insaturi. Dalla soia si ricavano latte di soia, miso, tofu, olio, lecitina di soia, farina e fiocchi, pane di soia, tamari, carne di soia e shoyu.
  • Tofu: ottimo sostituto della carne per il contenuto proteico, con questo derivato della soia si possono realizzare moltissime ricette.
  • Seitan: anche questo alimento è ricco di proteine e si ricava dal glutine, la proteina del frumento.
  • Tempeh: prodotto proteico che si ricava dai fagioli di soia ed è venduto già tagliato in fette.
  • Muscolo di grano: si ricava sia dal glutine del frumento, sia dalla farina di legumi. E’ ottimo per preparare lo spezzatino o le scaloppine.
  • Proteine vegetali: derivano dalla soia disidratata e sono commercializzate sotto forma di polpette o spezzatino.

Oltre a questi alimenti, nella dieta a zona vegetariana entrano anche frutta secca, semi di zucca, yogurt, formaggio e uova. Fra gli alimenti che possono sostituire la carne, non sono contemplati i fagioli in quanto hanno un contenuto eccessivo di carboidrati. Per lo stesso motivo bisogna fare un’accurata selezione anche degli ortaggi.

Stare a tavola in zona

La dieta vegetariana a zona prevede cinque pasti al giorno. Ecco un menù tipo giornaliero:

  • Colazione: latte di soia con fiocchi di avena e tre mandorle. Alternative: 90 grammi di formaggio magro, una galletta di riso e tre nocciole; latte vaccino scremato, tre noci e una galletta di riso.
  • Spuntino: yogurt magro al naturale, oppure due albumi cotti e un frutto di stagione.
  • Pranzo: riso integrale con tofu e insalata mista oppure bocconcini di soia con finocchi.
  • Merenda: latte di soia, oppure noci, yogurt magro o frullato di pera.
  • Cena: zuppa di lenticchie, oppure riso integrale con fagioli di soia e finocchio selvatico.

Pro e contro

La dieta vegetariana a zona ha diviso gli esperti fra fautori e detrattori. Per alcuni nutrizionisti questa dieta è salutare, versatile e poco noiosa. Altri esperti invece ritengono che questa dieta, essendo basata su un largo consumo di soia, possa nuocere alla salute e provocare reazioni allergiche molto pericolose.

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