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Melone: perché aggiungerlo alla dieta

Melone perché aggiungerlo alla dietaMelone e cocomero sono i frutti che più degli altri simboleggiano l’estate. Entrambi sono frutti dolci e dissetanti ma il melone, quando raggiunge la giusta maturazione, è molto più profumato.

Che sia bianca, gialla o di colore arancio, nella polpa del melone sono sempre contenuti preziosi nutrienti. Vediamo quali sono e perché aggiungere il melone alla dieta.

Il melone

Il melone appartiene alle Cucurbitaceae, la stessa famiglia alla quale appartengono zucche gialle, zucchine e cetrioli. Solo che il melone per la sua dolcezza è consumato soprattutto come frutta.

Esistono diverse varietà di meloni, tra questi il classico retato italiano, il liscio e i meloni invernali. Questi ultimi hanno una maturazione lentissima. Di solito si raccolgono a fine agosto e, se conservati bene, possono essere mangiati a Natale.

Un’altra varietà interessante è il melone amaro che ha destato la curiosità della comunità scientifica perché, a quanto pare, con il suo succo si stanno ottenendo buoni risultati nella cura del cancro al pancreas.

Le proprietà

Il melone al pari dell’anguria è molto ricco di acqua, infatti, in percentuale la sua polpa ne contiene quasi il 90%.

Nel rimanente 10% però troviamo tante altre sostanze, come vitamine, pigmenti organici e sali minerali, che sono un toccasana per il nostro organismo. Fra i sali minerali contenuti nel melone troviamo calcio, fosforo e ferro, mentre tra le vitamine più importanti ci sono la A, la B e soprattutto la C.

Le sostanze contenute nel melone aiutano l’organismo a sopportare meglio l’afa estiva. L’elevata percentuale di acqua rende questo frutto un ottimo dissetante e un efficace depuratore dei reni.

Le sostanze minerali fanno del melone e un valido rimedio contro i bruciori di stomaco. Inoltre, giacché contiene anche adenosina, un prezioso agente anticoagulante, il consumo di melone contrasta la formazione di grumi nel sangue, limitando il rischio di ictus o infarto.

Altri benefici

Il melone è ricco di carotenoidi, soprattutto di betacarotene noto precursore della vitamina A, perciò è molto utile nella prevenzione del cancro.

Al contrario del cocomero, il melone favorisce la digestione e, se consumato insieme al succo di limone, è un buon rimedio contro la gotta. In più il melone è un’ottima fonte di energia grazie al suo discreto contenuto di vitamina B e di carboidrati.

Perché aggiungerlo alla dieta

Il melone ha qualche caloria in più rispetto al cocomero: 30 calorie in ogni 100 grammi di prodotto edibile. In compenso, però, il melone rispetto al cugino rosso ha un contenuto maggiore di sali minerali. Il contenuto di grassi in questo frutto è inesistente: 0,2% in 100 grammi.

E gli zuccheri? In un etto di melone ne troviamo 7,4 grammi. Ma ricordiamo che si tratta di zuccheri solubili come il fruttosio, quindi di facile digestione e assorbimento. Sono gli zuccheri che danno immediatamente una sferzata di energia e, in dosi non eccessive, non danno origine ad accumuli adiposi. Perciò, anche se al palato può risultare molto zuccherino, il melone è molto amico delle diete anche di quelle ipocaloriche.

Controindicazioni

Salvo intolleranze specifiche, non ci sono controindicazioni per il melone che, in quantità eccessive, è sconsigliato solo ai soggetti che soffrono di diabete.

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