Umberto Veronesi è un oncologo italiano di fama internazionale. E’ stato il primo medico a scegliere di lavorare come volontario nell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano.
In seguito ne divenne direttore generale, e oggi è il presidente della Fondazione Umberto Veronesi per il Progresso delle Scienze.
Veronesi ha dedicato l’intera vita alla prevenzione del cancro ed è anche un convinto assertore dei benefici della dieta vegetariana. Cerchiamo di capire perché.
Motivi etici
Più di una volta Umberto Veronesi ha dichiarato che, inizialmente, diventò vegetariano per motivi etici.
L’oncologo è nato e vissuto in campagna e i suoi migliori amici erano gli animali. Giocava non solo con cani e gatti, ma anche con galline, mucche, vitelli, conigli. E fu proprio l’amore per gli animali che fece decidere di bandire la carne dalla sua dieta: non poteva mangiare i suoi amici.
Motivi socio-ambientali
In seguito Veronesi si è occupato molto anche del problema della fame nel mondo.
Per l’oncologo la società moderna vive un paradosso: mentre nei Paesi industrializzati si muore per malattie provocate da eccesso di cibo, nei Paesi del Terzo Mondo si muore di fame.
Uno squilibrio inumano che si potrebbe colmare se i Paesi occidentali producessero meno carne. Secondo Veronesi, infatti, se non si dovesse provvedere al nutrimento anche degli oltre quattro miliardi di animali di allevamento, ci sarebbero risorse per sfamare l’intero Pianeta.
Motivi medico-scientifici
Veronesi da anni conduce la sua battaglia contro il consumo di carne perché ritiene questo alimento cancerogeno.
La carne rossa in modo particolare, secondo l’oncologo, in alcuni tipi di cancro stimola la proliferazione delle cellule malate. Studi scientifici hanno dimostrato, per esempio, che fra i fumatori accaniti quelli che fanno anche un consumo eccessivo di carne, corrono maggiormente il rischio di ammalarsi di cancro al polmone.
Secondo Veronesi, chi si nutre di prodotti animali corre, per circa il 30% in più, il rischio di ammalarsi di tumore non solo ai polmoni ma anche al pancreas, al seno, alla prostata, alla vescica e al colon.
Inoltre, la carne può provocare altre patologie. Intanto può innalzare i livelli di colesterolo nel sangue e l’ipercolesterolemia, come noto, provoca infarti, obesità, diabete e altre malattie cardiovascolari.
In più la presenza di azoto nella carne può provocare nefropatie, gotta, iperuricemia e quant’altro. E, come se non bastasse, la carne è accusata anche di provocare varici e stipsi.
Motivi di benessere
Per vivere bene, dunque, bisogna assolutamente escludere dalla propria alimentazione la carne e mangiare poco e, soprattutto, vegetariano.
Verdura e frutta sono ricche di vitamine, minerali e sostanze antiossidanti che ci proteggono dai tumori. Inoltre le fibre aiutano l’intestino a mantenersi pulito: meno il cibo ristagna nel nostro apparato digerente, più si riducono le percentuali di ammalarsi di cancro al colon.
Si vive più a lungo
I vegetariani vivono meglio e più a lungo. A supporto di quest’affermazione, Veronesi porta l’esperienza dell’isola di Okinawa che si trova in Giappone.
Sull’isola c’è la percentuale di ultracentenari più alta del mondo. Il segreto? Cibi ipocalorici, niente carne, dieta vegetariana arricchita da curcuma – una spezia che contiene curcumina, che è una sostanza che riduce l’assorbimento degli zuccheri – e tanto, tanto movimento.