La dieta Planck, o Plank, si basa su un regime alimentare altamente proteico.
Si tratta di una dieta ipocalorica che fa promesse allettanti: perdere nove chili in due settimane.
Carne, pesce, uova e formaggio sono i pilastri di questa dieta.
Perciò, quando si parla di dieta Planck per vegetariani a che cosa ci si riferisce? Scopriamolo insieme.
La dieta Planck
La dieta Planck richiede un apporto davvero minimo di fibre e di carboidrati. Il menù base di questa dieta prevede sostanzialmente alimenti ricchi di proteine.
I nutrizionisti giudicano questo tipo di regime dimagrante pericoloso per la salute proprio perché è molto sbilanciato. Non a caso questa dieta si può seguire per un limite massimo di due settimane.
La dieta Planck sicuramente fa dimagrire in tempi molto brevi. Purtroppo però, appena si ritorna a un regime alimentare normale, i chili persi ritornano alla velocità della luce. Insomma, con questa dieta non ci si salva dal famigerato effetto yo-yo.
La dieta Planck per vegetariani
La dieta Planck è negata a chi non mangia carne, pesce e prodotti derivati dagli animali? Se si parla di dieta Planck originale, sicuramente sì.
C’è molta confusione non solo sul nome di questa dieta ma anche sulla sua origine. Il nome Planck ha indotto molti a pensare che fosse stato il fisico Max Planck a idearla.
Altri associano la dieta al Max Planck Institutes specializzato in ricerche nel campo delle scienze naturali, sociali e umane.
Insomma, su questa dieta in rete il caos impazza. E’ molto verosimile, invece, che l’idea di questa dieta sia da attribuire alla giornalista scrittrice Nina Planck, nota soprattutto per essere nemica acerrima della dieta vegana.
La scrittrice in un suo libro argomenta che la dieta vegana è nociva per l’uomo poiché è carente di vitamine B12, A e D, di minerali quali calcio e zinco. Tutti elementi che si trovano nelle carni e in tutti gli altri prodotti derivati dagli animali.
Per questo motivo è assolutamente impossibile che possa esistere una dieta Planck per vegetariani originale. Tra l’altro, questo regime dimagrante funziona solo se si seguono alla lettera le indicazioni fornite dal piano dietetico. Perciò qualsiasi variante potrebbe non far raggiungere i risultati desiderati.
La dieta Planck modificata
Premesso che la sua presunta ideatrice non ha previsto alcuna variazione della dieta Plank, bisogna costatare che nel corso degli anni, per adattarla a specifiche esigenze, comunque ha subito alcune modifiche.
Fra le tante una riguarda proprio i vegetariani che possono seguire la dieta Plank sostituendo carne, pesce e affettati con le bistecche di soia, tofu, seitan e muscolo di grano. Per condire possono usare i grassi vegetali. Le proteine e i carboidrati necessari all’organismo possono essere introdotti mangiando legumi, frutta e verdura biologica, noci e mandorle.
Ovviamente, se non si è proprio vegani, le proteine possono derivare anche da uova e formaggi. Come dolcificanti i vegetariani possono usare sciroppo d’acero, zucchero di canna e miele. Possono bere caffè anche non decaffeinato e, come in tutte le diete, devono bere tanta acqua.
Come si può notare, così modificata, la dieta Planck è del tutto snaturata: da dieta iperproteica per eccellenza si trasforma in una sorta di dieta vegetariana, con tante fibre e poche proteine animali.