Siamo consapevoli che non si può proporre a un italiano di abolire dalla sua dieta il sale.
La cucina nazionale, infatti, se da un lato può contare sui benefici della dieta mediterranea, dall’altro è caratterizzata da piatti e alimenti molto saporiti.
Per quanto gustosa però, un’alimentazione ricca di sodio non solo è responsabile della cellulite e dell’adipe che si concentra in alcune parti del corpo, ma è anche causa di ipertensione, osteoporosi, obesità e altre malattie più o meno gravi.
Per questo motivo si consiglia di seguire una sana dieta iposodica che aiuta a dimagrire e a sentirsi bene.
La dieta iposodica
Secondo i nutrizionisti in un regime alimentare normale la quantità di sodio non dovrebbe superare i 3500 milligrammi al giorno. In una dieta iposodica la quantità di sodio consigliata si abbassa a 800 milligrammi pro die.
Alimenti da evitare
In linea di massima anche quando non si segue una dieta iposodica, è sempre consigliato non esagerare con il consumo di alimenti eccessivamente salati come baccalà, alici, sarde, aringhe sotto sale, salumi e insaccati.
A tale proposito è bene precisare che l’apporto di sodio di 100 grammi di prosciutto crudo è di ben 2600 milligrammi.
Seguono il salame con 1600, la coppa con 1500, il prosciutto cotto con 700. Fra i formaggi, il taleggio in 100 grammi di prodotto contiene 870 milligrammi di sodio, il grana 700 e l’Emmental 450.
In una busta di patatine fritte di sodio ne troviamo 1070 milligrammi, mentre in una pizza 750. Come si può notare, in una dieta iposodica già il consumo di 50 grammi di prosciutto crudo basterebbe a superare la dose di sodio giornaliera.
Sono da evitare anche i cibi in scatola perché addizionati con glutammato di sodio. Sono assolutamente vietati anche i condimenti come salsa di soia, maionese, dadi, burro, senape e ketchup.
Alimenti consigliati
Si possono mangiare uova se bollite o cotte in camicia, i legumi freschi, frutta e verdure con l’esclusione di frutta secca, spinaci, finocchi, carote e carciofi.
Fra i pesci sono consentiti: merluzzo, nasello, orata, carpa e trota. Fra i latticini è bene prediligere i prodotti light. Per quanto riguarda la carne, oltre a tutte quelle bianche, si può mangiare anche la carne di vitello e di cavallo. Inoltre, fra i cereali bisogna scegliere i prodotti da forno iposodici.
Durante una dieta iposodica bisogna bere anche molta acqua: almeno due litri al giorno. E’ preferibile consumare acqua a basso contenuto di sodio.
Condimenti
Chi segue una dieta iposodica non è necessariamente condannato a mangiare piatti insipidi. Si possono preparare cibi gustosi anche senza usare il sale. L’alternativa? Intanto esiste il sale iposodico, e poi la natura mette a disposizione molte spezie che rendono i nostri piatti davvero saporiti.
Il condimento principe anche in una dieta iposodica rimane sempre l’olio evo. Per condire verdure e insalate, oltre all’olio, si possono usare aceto e limone.
Ma, per rendere più stuzzicanti le pietanze, è possibile utilizzare aneto, coriandolo, cannella, cumino, dragoncello, ginepro, menta, rosmarino, basilico, timo, alloro, prezzemolo, noce moscata, peperoncino e tante altre spezie che oltre a insaporire i piatti, sono anche un toccasana per la salute.
Menù tipo giornaliero
- Colazione: una tazza d’orzo con miele e tre fette biscottate, oppure una tazza di latte scremato con 50 grammi di pane senza sale.
- Spuntino: frutta di stagione e due fette biscottate con miele.
- Pranzo: minestrone oppure 60 grammi di riso con legumi, 150 grammi di carne magra o pesce cotti alla griglia o al vapore. Un panino integrale iposodico.
- Merenda: frutta o uno yogurt magro.
- Cena: minestra di verdura, insalata e frutta. In alternativa 150 grammi di pesce o carne bianca con insalata e frutta. Un panino integrale iposodico.
Altre informazioni
La dieta iposodica è facile da seguire perché non richiede molte privazioni. Anche se questo regime arreca notevoli benefici, aiuta a perdere peso e a disintossicarsi, non va seguito per periodi prolungati e comunque mai senza un controllo medico. In più, una dieta iposodica non è adatta a quanti soffrono di insufficienze cardiache, epatiche e renali.