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Dieta per la gotta: la malattia dei re si combatte a tavola

Dieta per la gotta la malattia dei re si combatte a tavola

La gotta è una forma di artrite infiammatoria che si manifesta quando nel sangue si forma un eccesso di acido urico.

Per lungo tempo la gotta è stata chiamata la malattia dei re perché ne soffrirono molti nobili del passato, da Re Sole a Carlo Magno e Piero de’ Medici detto appunto il gottoso.

Oggi si sa che la gotta è una malattia a carattere ereditario che si manifesta con più facilità quando si segue una dieta ricca di proteine e grassi animali.

Ecco come vincere a tavola la malattia dei re passando dalla tavola.

La gotta

Oggi la medicina ha accertato che esiste una predisposizione genetica alla gotta e che un’alimentazione scorretta può solo accelerare la sua comparsa.

Siccome nessuno può sapere se nel proprio DNA è scritta tale predisposizione, per curare e soprattutto prevenire la gotta, l’unica soluzione è seguire a una dieta che riduca i cibi che possono scatenare la malattia.

Abbiamo già detto che per impedire alla gotta di manifestarsi, bisogna evitare un’alimentazione ricca di grassi animali, zuccheri e alcool.

Oltre che dall’alimentazione la gotta dipende però anche da una vita sedentaria, dall’abuso di alcuni farmaci, ipertensione, obesità e diabete.

La gotta si manifesta di solito con dolori lancinanti provocati dall’acido urico che va a depositarsi soprattutto su tendini e articolazioni di mani e piedi.

L’acido urico deriva dal metabolismo di purine endogene e alimentari. Le prime sono prodotte dall’organismo, le seconde derivano dai cibi che ingeriamo.

La dieta per la gotta

La gotta è un disturbo da non minimizzare perché se diventa cronica, oltre ai dolori insopportabili, può essere causa anche d’infarto o ictus.

Perciò quando si avverte un dolore improvviso all’alluce, o un’articolazione s’infiamma diventando rossa e dolorante, è bene correre subito ai ripari.

Per prima cosa si devono verificare, tramite l’analisi del sangue, i valori di uricemia. Se i valori di acido urico nel sangue nell’uomo superano i 7 mg/dl e nella donna i 6,5 mg/dl, bisogna intervenire immediatamente.

Se la situazione non è allarmante e i valori di acido urico si discostano di poco da quelli normali, il problema potrebbe essere risolto con una dieta per la gotta senza ricorrere a cure farmacologiche.

Piano alimentare

Assodato che un eccesso di acido urico è determinato soprattutto da un fattore ereditario, quanti soffrono di gotta, possono prevenire e curare tale disturbo anche con l’alimentazione. In che modo? Evitando gli alimenti ricchi di purine.

Le purine sono prodotte continuamente dal nostro organismo perché servono alla formazione degli acidi nucleici. La sintesi di queste sostanze azotate avviene nel fegato.

Quando s’introducono nell’organismo alimenti ricchi di purine, quelle in eccesso sono degradate e trasformate in prodotti di scarto detti cataboliti. Uno dei principali cataboliti è proprio l’acido urico.

Alimenti vietati

Gli alimenti vietati agli ammalati di gotta sono quelli ricchi di purine come: carni rosse, sugo di carne, acciughe, estratti di carne, carne macinata, cozze, frattaglie, aringhe e sardine. In questi alimenti in ogni 100 grammi di prodotto troviamo da 150 a 800 milligrammi di purine.

Alimenti poco consigliati

Un ammalato di gotta non deve abusare degli alimenti che contengono da 50 a 150 milligrammi di purine per ogni 100 grammi di parte edibile. Fra questi alimenti si annoverano: carni bianche, crostacei, legumi, spinaci, arachidi, cavolfiori, prodotti integrali e funghi.

Alimenti consentiti

Sono consentiti tutti gli alimenti che contengono da 50 a 100 milligrammi di purine ogni 100 grammi di prodotto: verdure, frutta, ortaggi, uova, latte e formaggi. Coloro che soffrono di gotta possono mangiare anche pasta e pane solo se rigorosamente non integrali.

Menù tipo

Un menù tipo giornaliero di una dieta per combattere la gotta potrebbe essere il seguente:

  • Colazione: una tazza di tè o di latte scremato con cereali, in alternativa due fette biscottate integrali con un cucchiaino di marmellata.
  • Spuntino: uno yogurt con frutta fresca
  • Pranzo: pasta con pomodoro fresco, pollo cotto alla piastra o al vapore, contorno di verdure crude e un panino integrale.
  • Merenda: succo di frutta, oppure uno yogurt con frutta secca.
  • Cena: petto di tacchino alla piastra, oppure bresaola o formaggi magri, contorno d’insalata mista e un panino integrale.

Nella dieta per la gotta assume molta importanza l’acqua: bisogna bere almeno due litri di acqua al giorno. Per condire è bene usare olio evo e come dolcificante è consigliabile l’uso del miele. Inoltre non bisogna mai lasciarsi andare a eccessi alimentari.

Ricordate che la gotta si può tenere sotto controllo e curare ma non si può guarire. Perciò anche quando i livelli di acido urico saranno rientrati nella norma, non bisogna mai interrompere la dieta per evitare pericolose ricadute.

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