Il sushi è un tipo piatto giapponese a base di riso.
Al contrario del sashimi che si prepara esclusivamente con il pesce crudo, nel sushi il riso si abbina a pesce crudo, cotto e marinato, verdure, uova e altri ingredienti.
Si può mangiare il sushi quando si fa una dieta dimagrante? Scopriamolo insieme.
Sushi, valori nutrizionali
Il sushi dal punto di vista nutrizionale è un piatto abbastanza equilibrato. Contiene le proteine del pesce e delle uova, i carboidrati del riso, le fibre della verdura.
Per quanto riguarda i grassi, non essendoci condimenti aggiuntivi, nel sushi si trovano solo quelli insaturi omega 3 e 6 derivanti dal pesce.
La quantità giusta di sali minerali è garantita dai prodotti del mare, in particolare dall’ingrediente che più caratterizza il piatto giapponese: l’alga Nori.
Il sushi nella dieta
In Giappone il termine sushi identifica molti piatti a base di riso. Il sushi più noto a noi occidentali è il maki sushi, ovvero il sushi arrotolato.
Il maki sushi
Il maki sushi è in piatto che si presenta avvolto in un foglio d’alga Nori essiccata. Il ripieno dell’alga è fatto di riso accompagnato di volta in volta da polpa di granchi, salmone, tonno o altri pesci ai quali si aggiungono sempre verdure e avocado.
Il tutto è condito con sale, zucchero e aceto di riso. Il maki sushi, dunque, contiene solo carboidrati e proteine. I grassi sono praticamente inesistenti non solo nella pietanza ma anche nelle salse che di solito la accompagnano: wasabi e salsa di soia.
Ciò nonostante bisogna comunque fare attenzione alla quantità di sushi che si consuma. Il maki sushi, infatti, si taglia a rotelle e può essere servito in quantità diverse che dipendono dalla presentazione del piatto. Si conoscono almeno quattro modi si servire il maki sushi e ognuno di questi ha un nome diverso:
- futomaki: sushi arrotolato in una foglia intera di alga Nori ripiena con riso e quattro ingredienti a scelta
- uromaki: sushi arrotolato in cui l’alga Nori si trova al centro e contiene tutti gli altri ingredienti, mentre il riso è situato all’esterno.
- temaki: l’alga Nori, che contiene il ripieno fatto da riso e di altri ingredienti tagliati a piccoli bastoncini, questa volta è a forma di cono.
- hosomaki: sushi arrotolato realizzato con mezza foglia di alga Nori ripiena di riso e un solo ingrediente.
Dei quattro tipi elencati il più light è sicuramente l’hosomaki, mentre il più calorico è il futomaki. L’uramaki invece, dal punto di vista nutrizionale ha la valenza di un pasto completo.
Dimagrire con il sushi
In una porzione normale di sushi ci sono davvero poche calorie. In due o tre rotelle di maki sushi, per esempio, in linea di massima si contano circa 150 kcal, pochissime se paragonate alle calorie di un pasto italiano.
Perciò. se consumato nelle giuste dosi, il sushi è un pasto ipocalorico che non fa ingrassare.
Inoltre, lo iodio contenuto nei pesci attiva le funzioni tiroidee e velocizza il metabolismo con conseguente perdita dei grassi in eccesso.
Se a questo si aggiunge che il riso ha anche un ottimo potere saziante, si può affermare con certezza che il sushi può essere tranquillamente inserito in un regime dietetico dimagrante.
I rischi del pesce crudo
Come noto ogni alimento se consumato crudo può essere causa di intossicazioni. I pesci possono essere portatori del batterio anisakis simplex, volgarmente noto come verme del pesce. Si tratta di un parassita che alberga nelle viscere dei pesci molto nocivo per l’uomo.
E’ vero che l’eviscerazione del pesce durante la pesca, o prima della cottura, può evitare che il parassita ne infetti la carne, ma l’unico modo per essere certi di non correre rischi è la cottura. Perciò se siete amanti del sushi, vi consigliamo di evitare il pesce crudo e di preparare il piatto con prodotti del mare cotti preferibilmente a vapore.