Il pesce nella dieta Dukan è tra gli alimenti principali.
Consigliato soprattutto nella prima fase del regime alimentare, il nutrizionista Pierre Dukan predilige questo alimento poiché è ricco di grassi omega 3 e di potassio.
Ma la dieta Dukan permette anche il pesce fritto?
Il pesce nella dieta Dukan
La dieta Dukan ha molto successo perché non costringe a grosse rinunce alimentari.
Il metodo del nutrizionista francese, è caratterizzato da quattro fasi: attacco, crociera, consolidamento e stabilizzazione.
Il pesce entra nell’attacco, la fase in cui è permesso mangiare senza limiti solo alimenti ricchi di proteine. Nello specifico il pesce fa parte della terza categoria di alimenti permessi in questa prima fase.
Nella Dukan è consentito mangiare qualsiasi tipo di pesce: dal bianco all’azzurro, dai freschi ai surgelati, dai grassi ai magri, dal pesce sottolio o conservato al naturale a quello affumicato.
Via libera dunque a sgombri, sardine, tonni, salmoni, sogliola, merluzzo, nasello, triglia, branzino, anguilla aringa, e chi più ne ha più ne metta.
Fra gli altri prodotti del mare permessi dalla dieta Dukan troviamo anche molluschi e crostacei.
Dieta Dukan e pesce fritto
Ma come deve essere cucinato il pesce nella dieta Dukan? L’ideatore del regime alimentare non ha dubbio alcuno: al forno, in brodo ristretto, al cartoccio, al vapore o alla griglia.
Inoltre, il pesce deve essere cucinato rigorosamente senza grassi, al massimo si può condire con succo di limone e insaporire con erbe aromatiche.
Perciò il pesce fritto nella dieta Dukan non è contemplato per nulla, così come non lo è in tutti le altre diete iperproteiche.
Il pesce fritto e la salute
Senza demonizzare il pesce fritto che, tra l’altro, è gustosissimo, è necessario fare una doverosa precisazione: il pesce conserva tutte le sue proprietà benefiche solo se cucinato in modo sano.
Se cotti a temperature elevate, come quelle richieste dalla frittura, i pesci perdono gran parte dei loro nutrienti essenziali soprattutto gli omega 3. Con la frittura, dunque, si rischia di mandare in fumo il motivo per cui i prodotti del mare sono preziosi per la salute dell’uomo.
Per questa e per altri ragioni, la frittura è considerato un metodo di cottura poco salutare.
Per correttezza di informazione, però, bisogna anche riferire che alcuni studi americani hanno dimostrato che consumare una volta a settimana pesce fritto, o comunque di cibi fritti, non arreca danni all’organismo.
Sembra, infatti, che inserire un fritto settimanale nella dieta, sia addirittura salutare. I fautori di questa tesi affermano che nei soggetti sani, non affetti da patologie epatiche, una frittura ogni tanto sia capace di accelerare il metabolismo e stimolare il fegato.