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Tutto sulla dieta a punti: un piano completo

Tutto sulla dieta a punti un piano completoErano i mitici anni ’70 quando si cominciò a parlare della dieta punti del dottor Guido Razzolo. In quegli anni qualsiasi strategia alimentare che prometteva un dimagrimento certo, otteneva un successo immediato.

Erano i tempi di Twiggy, la modella quasi anoressica che lanciava nuovi canoni di bellezza e che tutte le donne volevano emulare.

Da allora ne è passato di tempo, ma della dieta punti ancora si continua a parlare. Ma perché questo regime dietetico continua a essere così popolare?

La rivoluzione dei punti

La dieta punti è basata su un principio innovativo: niente più farraginosi calcoli di calorie ma un vincolo numerico che tiene conto dei dati personali del soggetto che vuole dimagrire.

In parole semplici l’alimentazione giornaliera secondo il dottor Razzolo deve sottostare a un numero che si stabilisce in base a peso, età, altezza e sesso.

Ma perché si parla di punti? Perché a ogni alimento si attribuisce un valore numerico. Il valore della verdura, per esempio, è zero punti, quello di una pizza al formaggio è venti, al latte magro si danno due punti, e così via.

I punti assegnati ai vari alimenti dipendono dal loro potere ingrassante: più è alto il punteggio assegnato a un nutrimento e più questo fa ingrassare.

Al soggetto che intende seguire la dieta, si assegna un determinato credito di punti giornaliero e a quello deve attenersi.

Un individuo cui è stato assegnato un credito giornaliero di 40 punti, può consumare  tutti gli alimenti che vuole, basta che non superi il credito di riferimento. Per assurdo, nell’intera giornata potrebbe consumare solo una fetta di torta al cioccolato che conta 40 punti, ma ovviamente questa non sarebbe una scelta razionale.

Il successo della dieta punti

La dieta punti continua a essere proposta sia dai siti web sia dalle riviste specializzate perché, rispetto a molti altri regimi alimentari non costringe a rinunce e, soprattutto, è personalizzabile.

Inoltre, attribuire un punteggio basso agli alimenti meno calorici come frutta e verdura, e molto alto a cibi grassi, zuccheri raffinati, dolciumi e superalcolici, è una scelta facilmente comprensibile e perciò largamente condivisa.

I calcolatori online

Se fino a qualche tempo fa il calcolo dei punti poteva scoraggiare quanti avrebbero voluto seguire la dieta punti, oggi grazie a Internet anche quest’ultimo ostacolo è stato rimosso.

In rete, infatti, è possibile trovare molti siti che non solo hanno le tabelle dettagliate degli alimenti con i relativi punti, ma permettono anche un calcolo agevole del proprio credito giornaliero. Online, infatti, si trovano calcolatori per la dieta punti che in click danno questo tipo d’informazione semplicemente inserendo i propri dati.

I punti della dieta

Il calcolo

Consultando la tabella della dieta basata sul peso e sul sesso, si scopre che una donna che pesa 70/80 chilogrammi gode di un credito giornaliero di 20/25 punti.

Un uomo che pesa 81/90 chilogrammi, invece, ha un credito di 24/29 punti. Oltre 100 chili il credito della donna sale a 26/30 punti. Oltre i 110 chili, il credito di un uomo arriva a 30/35.

Come si può notare il credito giornaliero assegnato è direttamente proporzionale al peso: più si è grassi, più si ha bisogno di mangiare per permettere all’organismo di funzionare in modo corretto.

Il risparmio

E’ bene tenere un diario dei punti in cui annotare quelli che si consumano e quelli che eventualmente si risparmiano. I punti risparmiati, al massimo dieci, possono essere riutilizzati in qualche occasione particolare in aggiunta alla prevista quota giornaliera.

L’attività fisica

L’attività fisica fa guadagnare molti punti. Più si fa movimento e più punti si aggiungono al credito giornaliero. Si può arrivare fino a un massimo di quattordici punti in più a settimana. Per il calcolo dei punti dell’attività fisica, è possibile consultare in rete le apposite tabelle.

Regole base della dieta punti

  • Controllare la quantità delle porzioni
  • Consumare cinque porzioni al giorno di verdura e frutta e una porzione di latte o suoi derivati.
  • Prediligere cibo ad alto valore proteico: carni magre, pesce, pollame, uova, legumi, frutta secca.
  • Consumare farinacei integrali
  • Limitare il consumo di alcol, dolci e grassi.
  • Bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno.

Esempio di piano alimentare

  • Colazione. Si può scegliere fra: 30 grammi di formaggio magro, 60 di ricotta, una fetta di prosciutto magro, due fette di pancetta affumicata, un cucchiaio di burro di arachidi.  In aggiunta è consentito scegliere fra: una tazza di farina di mais, un melone medio, 30 grammi di crakers integrali, un bicchiere di latte magro, una tazza di macedonia, uno yogurt magro.
  • Pranzo. Scegliere tra: tre fette di mortadella magra, 225 grammi di fiocchi di latte, una fetta di roast beef, un petto di pollo o una coscia senza pelle, 60 grammi di hamburger. In aggiunta verdure a scelta: lattuga, zucca gialla, broccoli, cavolfiori, funghi, spinaci, fagiolini verdi.
  • Cena. Scegliere tra: un hamburger di tacchino, 230 grammi di polpa di granchio oppure gamberi o capesante, 110 grammi di salmone, 150 di tofu, sessanta di formaggio, due uova. In aggiunta verdure a scelta: cetriolo, insalata verde, lattuga, zucca gialla, broccoli, cavolfiori, funghi, spinaci, fagiolini verdi, fette di pomodoro.
  • Spuntini. Gli spuntini devono possono essere consumati sia di mattina, sia di pomeriggio. A scelta si possono consumare mini pasti con un valore totale di sei punti: 350 grammi di macedonia, yogurt magro, una barretta di cereali, una patata al forno, una tazza di piselli, mezza tazza di fagioli, sei fette di ananas, tre tazze d’uva, un cappuccino.

Durante la giornata è possibile aggiungere ai pasti principali condimenti, bevande e altri alimenti da scegliere tra: due cucchiaini di olio, burro, margarina o maionese, dodici olive, 1/4 di avocado, una lattina di birra light, ½ bicchiere di vino, venti arachidi, undici mandorle, due cucchiai di olio di semi di girasole.

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