Fino ad oggi il botox si era guadagnato la fama che lo accompagna principalmente per aver permesso a tante donne non più giovani di apparire più belle e con qualche anno in meno.
Dopo la recente scoperta di cui parleremo tra poco, il rischio è che questo strano presidio medico diventi una vera e propria divinità, soprattutto per quelle signore che oltre ad essere diventate un po’ cadenti, hanno anche qualche chilo di troppo.
Secondo una ricerca dell’Università di Trondheim infatti, iniettare il Botox in alcune parti specifiche dello stomaco, aiuterebbe a contrarre lo stomaco più lentamente, e di conseguenza a far transitare il cibo più a lungo in quel tratto, aumentando il senso di sazietà offerto da ogni cibo
Endoscopia e puntura
Rimane il problema ovviamente di come iniettare il Botox con precisione nei punti necessari dello stomaco, anche se per il momento sembra essere stata trovata una soluzione adeguata. Si procede con una endoscopia, che servirà da supporto all’iniezione di sostanze a base di Botox che semi-paralizzerannoi tessuti dello stomaco.
I risultati sarebbero efficaci per chi ha problemi a controllare l’appetito, e per chi è alla costante ricerca di cibo, sentendosi appagato soltanto a stomaco estremamente pieno.
La ricerca e la fattibilità su larga scala
Gli interventi sperimentali sono in realtà già riusciti. Quello che si sta ricercando all’Università di Trondheim riguarda la scalabilità di questo tipo di interventi, ovvero valutarne la possibilità di renderli accessibili da parte del grande pubblico.
Di strada da fare ce n’è davvero tanta, anche se si tratterebbe di un metodo decisamente meno invasivo rispetto a sondini e anelli gastrici.
Un’ulteriore speranza per chi proprio non riesce a perdere peso.