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Grasso addominale: quali sono i rischi per gli uomini

Grasso addominale quali sono i rischi per gli uominiDimagrire non significa solamente avere cura del proprio aspetto fisico ma anche e soprattutto volersi bene.

Il grasso in eccesso costituisce un serio pericolo per la salute, soprattutto quello che si deposita sull’addome.

Ecco quali rischi corrono gli uomini quando accumulano troppo grasso addominale.

Il killer silenzioso

Recenti indagini epidemiologiche hanno dimostrato che in Italia c’è stato un aumento delle persone in sovrappeso del 3,5%.

Purtroppo questi dati sono destinati a crescere ancora e si stima che si attesteranno intorno al 7% entro il prossimo anno.

I chili di troppo sono sempre nocivi per la salute. Il sovrappeso è causa di mal di schiena, dolori articolari, artrosi, problemi alle ginocchia e tanto altro ancora.

Ma la comunità scientifica è concorde nell’affermare che l’eccesso di grasso addominale è più subdolo e pericoloso degli altri accumuli di grasso, e non a caso il grasso addominale stesso è stato ribattezzato con il nome di killer silenzioso.

I rischi dell’obesità

Quello che comunemente è noto come grasso addominale o viscerale, in effetti, identifica i diversi tipi di obesità: centrale e addominale. L’obesità addominale a sua volta è distinta in androide per gli uomini e ginoide per le donne.

Tale diversificazione di termini è sostanziale per capire i maggiori rischi che corrono gli uomini in sovrappeso rispetto alle donne.

Nell’obesità ginoide, il grasso si accumula nella zona inferiore dell’addome, nei glutei e nelle cosce e ciò protegge in parte le donne dai rischi cardiovascolari.

Nell’obesità androide il grasso che si deposita è più viscerale, perciò i maschi sono più esposti ai rischi di malattie cardiovascolari.

L’obesità addominale

L’obesità addominale è sicuramente più pericolosa della centrale, non a caso oggi è considerato il più alto fattore di rischio di mortalità per le malattie cardiache e, in generale, legate alla circolazione del sangue.

Anche l’obesità centrale non è da sottovalutare però, perché espone al rischio di complicazioni metaboliche e cardiovascolari come steatosi epatica, ipertensione, aterosclerosi, diabete 2, cancro al colon rettale, calcolosi biliari.

A tutto questo si aggiunge il rischio di una qualità pessima della vita. Il grasso addominale, infatti, è causa di disturbi del sonno e mette in difficoltà movimenti e respirazione.

Che cos’è il grasso addominale

Il grasso addominale è quella parte di tessuto adiposo che si concentra nell’ipoderma, lo strato della cute più profondo. Precisamente si annida dentro la cavità addominale tra il tronco e gli organi interni.

Questo tipo di grasso diventa pericolo proprio perché a differenza del grasso cutaneo o intramuscolare, che si distribuisce tra i muscoli e le fibre, penetra nelle viscere che si riempiono di cellule adipose costringendo i muscoli addominali a sparire sotto uno strato di antiestetico grasso.

Il controllo del girovita

Il rischio cardiovascolare aumenta con l’aumentare del grasso addominale. Ovviamente la misura del girovita dipende dalla quantità di grasso accumulato in quel punto.

Perciò per sapere se stiamo diventando troppo grassi, e di conseguenza, troppo a rischio, basta misurare il giro vita. Nello specifico un uomo non è considerato a rischio quando la sua circonferenza vita non supera i 102 centimetri. Una donna, invece, deve stare attenta a che il suo giro vita non oltrepassi gli ottantotto centimetri.

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