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La dieta per gli arbitri di calcio

La dieta per gli arbitri di calcioIl ruolo di un arbitro di calcio è molto importante, anche se, sovente, dal punto di vista mediatico è sottovalutato rispetto a quello di un calciatore.

Durante un arbitraggio di una partita di serie A, un arbitro percorre dagli undici ai tredici chilometri.

Uno sforzo notevole che richiede un’adeguata preparazione atletica oltre a uno stile di vita sano e a una dieta mirata ed equilibrata.

Il fabbisogno energetico

Il fabbisogno energetico di un arbitro si aggira intorno alle 600 calorie durante una gara di calcio e intorno alle 3500 durante gli allenamenti.

La dieta di un arbitro può considerarsi equilibrata quando il 60% del suo fabbisogno calorico giornaliero è soddisfatto da carboidrati, il 25% da lipidi e il 15% da proteine.

L’alimentazione

Durante gli allenamenti

La dieta ideale di un arbitro durante gli allenamenti prevede prima colazione, merenda, pranzo e cena.

La colazione deve essere molto leggera. Vanno bene, dunque, una tazza di latte con un po’ di caffè, cinque fette biscottate con marmellata o miele e un frutto.

La merenda, secondo i tempi dell’allenamento, può essere consumata durante la mattinata o di pomeriggio. Sarà a base di latte o succo di frutta con una barretta energetica.

A pranzo un piatto unico a base di pasta o riso va più che bene. Si può aggiungere frutta fresca e un gelato.

La cena deve essere il pasto più abbondate. Il menù di una cena tipica vede minestroni o legumi, carne o pesce, verdure cotte per contorno, frutta fresca e, volendo, anche un bicchiere di vino.

Prima della gara

Un arbitro di calcio, come d’altronde tutti gli atleti, oggi deve attenersi alla legge delle tre ore stabilita dalla medicina sportiva. In pratica, prima di una gara devono essere trascorse tre ore dall’ultimo pasto.

La dieta ideale di un arbitro di calcio prima di una partita è quella che vede una sana combinazione di glucosio, fruttosio, proteine nobili e amidi. I grassi in questa fase non sono contemplati.

E’ vietato, dunque, il consumo di carni rosse, formaggi, derivati del latte, fritti e insaccati. E’ consentito, invece, il consumo di pasta o riso conditi con olio crudo o pomodoro.

In un pasto precedente la partita è bene evitare bevande gassate e dolci con panna e crema. Se non si può fare a meno del dessert, è consentita solo una fetta di crostata di marmellata.

Si può bere un po’ di vino? La medicina sportiva non lo vieta. Ma per evitare problemi legati all’equilibrio termico, sarebbe saggio bere solo acqua.

Dopo la gara

Dopo una partita di calcio è necessario innanzitutto riequilibrare i liquidi bevendo molta acqua o del latte fresco per contrastare l’acidosi da sforzo.

Durante il pasto post gara è consigliato il consumo di minestre, passati di verdura, patate lesse, formaggio, pane e frutta di stagione.

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