Dietando
La scienza delle diete pare essere diventata, almeno a leggere le statistiche, l’ultimo rifugio accademico per chi, non avendo conseguito risultati con la sua laurea, decide di buttarsi in un settore che tira sempre.
E così abbiamo situazioni assurde, solo e soltanto nel nostro paese, dove chi magari si è laureato in Scienze Economiche o magari in Scienze della Comunicazione, dopo aver conseguito un Master (spesso in una università non prestigiosa e comunque senza scrupoli) in materie anche lontanamente pertinenti con il mondo dell’alimentazioni, può cominciare a somministrare diete, e per giunta a pagamento.
Una situazione caotica figlia della totale assenza di un intervento del legislatore, che speriamo arrivi prima che il guaio sia successo e che sia, dunque troppo tardi.
Il caos dei master
Il problema, dicono le associazioni di dietisti, è che non c’è alcun tipo di screening all’ingresso di questi master, che ormai sono sempre più numerosi e chiudono più di un occhio sulla scarsa preparazione scientifica dei candidati pur di riempire posti che altrimenti rimarrebbero vacanti.
Un assurdo mercimonio di titoli che vede come unica vittima il paziente, che credendo di essere nelle mani di uno specialista ben formato da un lunghissimo percorso universitario, finisce per fidarsi di chi non dovrebbe.
Nei prossimi anni i centri per la dieta spunteranno come funghi
Dopo i massaggi e le estetiste riciclatesi come nutrizioniste, sarà la volta, come dicono le associazioni di settore, dei centri dieta gestiti da uno o più “specialisti” in società. Il pericolo è quello che scenda, e di molto, il livello delle prestazioni insieme al prezzo.
Un problema che riguarda, lo ripetono con forza gli specialisti veri, solo il paziente. Il tutto nell’attesa che il legislatore si svegli..
