Apriamo il 2014 come lo avevamo chiuso, ovvero con piani dietetici sedicenti miracolosi, regimi in realtà pericolosi che non hanno alcun senso sotto il piano scientifico e tantomeno sotto quello nutrizionale.
Oggi ci occupiamo di dieta delle 30 banane, che sembra avere tutte le carte in regola per essere la prossima dieta-panzana del web: viene dagli Stati Uniti, è estremamente priva di senso e promette mari e monti, per poi lasciarvi semplicemente con tanti problemi.
Il procedimento è piuttosto semplice: si tratta di assumere il 90% delle proprie calorie dalla frutta, almeno come principio. Nei fatti si tratta invece di consumare banane a profusione, a ritmi assolutamente insostenibili e lontani da ogni tipo di equilibrio con proteine e grassi.
Un regime pessimo, che però, come la dieta delle palline di cotone, sta continuando a mietere seguaci, anche se forse sarebbe il caso di parlare di vittime.
Che cosa si mangia?
Semplice: banane. Tante banane, anche troppe. In realtà potreste mangiarne a volontà, dato che secondo il non meglio spiegato principio che anima la dieta, non ci sarebbe la possibilità di ingrassare assumendo il 90% delle calorie dalla frutta.
Ovviamente una cosa del genere non esiste e non ha alcuna base scientifica, motivo per il quale ci sentiamo di consigliare ai nostri lettori di lasciar perdere banane e frutta, almeno in queste quantità.
Tornare in saluta vuol dire ben altro e non sono queste le strade da percorrere.
Ma fa dimagrire?
Non ci sono dati e studi che dimostrino l’efficacia della dieta delle 30 banane al giorno, anche se non saremmo stupiti se si dovesse riscontrare effettivamente un dimagrimento. Ma non perché i principi di questa dieta funzionano, piuttosto per stanchezza.
Essendo forzati a consumare ogni giorno lo stesso alimento, passa la voglia e il gusto di mangiare, con i risultati che ci si potrebbe aspettare a livello di dimagrimento. Un dimagrimento che però, è il caso di ricordarlo, andrebbe assolutamente evitato, almeno a questi prezzi.