Una ricerca sconvolgente quella che arriva all’Università del Michigan. Ci sarebbero infatti delle correlazioni tra una dieta troppo ricca di cibi grassi durante la fase dello sviluppo e il cancro al seno.
Una ricerca che arriva dagli Stati Uniti, dove il consumo di grassi è mediamente superiore al nostro, ma che dovrebbe comunque preoccuparci.
Anche la nostra dieta infatti si sta orientando, soprattutto durante questi periodi di crisi, con le famiglie che hanno più difficoltà a fare una spesa sana, verso prodotti più grassi e nel complesso meno equilibrati.
Vediamo di cosa parla la ricerca, con l’obiettivo di prendere provvedimenti e metterci al riparo dagli eventuali danni di un’assunzione eccessiva di cibi grassi.
La ricerca
Una ricerca che è stata effettuata tenendo sotto controllo diversi gruppi di topi da laboratorio. Il gruppo al quale è stata somministrata una dieta più ricca di grassi, ha mostrato cambiamenti significativi alle mammelle, con mutazioni dello sviluppo cellulare e alterazioni dei sistemi di reazione immunitaria.
Non sarebbe più dunque un problema di chi ha già il cancro al seno, per i quali si prescrive in genere una dieta povera di grassi in quanto questi aiuterebbero le cellule tumorali a svilupparsi, ma sarebbe anche un problema di chi il cancro non lo ha contratto, e potrebbe essere vittima di mutazioni cellulari che renderebbero più alte le probabilità di contrarre la malattia.
Occhio all’età dello sviluppo
L’attenzione dei ricercatori è concentrata sulle adolescenti, dato che in questa fase particolare della sviluppo, i danni causati da cibi eccessivamente grassi sarebbero maggiori.
I danni causati durante la fase dello sviluppo sarebbero, secondo i ricercatori, irrecuperabili. Quindi occhio alla dieta, soprattutto se i nostri figli stanno attraversando quella particolare fase dello sviluppo che li renderà adulti.
Il cancro al seno è una realtà che colpisce anche donne giovani, e la prevenzione è il primo metodo per affrontare questo terribile male. Partiamo dalla tavola.