E’ da quando siamo bambini che tutti sembrano battere il chiodo sulla dieta mediterranea. Parafrasando i latini, pare essere una ripetizione che però non aiuta, dato che almeno i più giovani sembrano averci capito davvero poco.
Secondo una recente statistica infatti, i giovani italiani mettono, quando si parla di dieta mediterranea, al primo posto la pasta, alimento che sicuramente non è quello giusto per basare il proprio regime su come mangiano (o meglio mangiavano) i popoli mediterranei.
Troppi carboidrati, a scapito della ricchezza di un regime che non punta su pane e pasta, ma sulla incredibile varietà di alimenti che vengono raccolti o prodotti sulle rive di quello che i romani chiamavano Mare Nostrum.
No, non è la pasta la base della Dieta Mediterranea
Non è assolutamente la pasta ad occupare le fondamenta di questo regime. Alla base ci sono pesce e verdure fresche, in grado di fornire i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno, senza ingolfarci di zuccheri e carboidrati.
La pasta e il pane occupano invece soltanto il secondo scalino, quello dei cibi a base di carboidrati, con i quali non bisogna assolutamente esagerare anche se il nostro obiettivo è quello di sposare una dieta mediterranea.
I giovani, male informati e non per colpa loro, sembrano non aver afferrato bene il concetto, e si abbuffano di alimenti che invece dovrebbero avere un ruolo più marginale nella dieta di un corpo in rapida crescita.
E allora? Come educare i giovani?
I giovani vanno educati sopratutto a casa, con quello che portiamo sulla tavola ogni giorno. Riduciamo le porzioni di pasta a favore della varietà. Frutta e verdura di stagione al primo posto, per poi passare a pesce e a carni magre come pollo e alcuni tagli di maiale.
Meno carne rossa, che con i popoli mediterranei non ha molto a che fare. Cambiare si può, anche se recuperare il terreno perso a causa della cattiva informazione non sarà facile.