Una ricerca forse un po’ banale, ma che la dice lunga sui problemi socio-dietetici che affliggono la nostra società.
Secondo l’istituto di ricerca tedesco Koch, la bontà della dieta sarebbe direttamente collegata con il livello di istruzione.
In altre parole più si è studiato, più si consuma una dieta appropriata, salutare ed equilibrata, mentre chi si è fermato in anticipo lungo il percorso scolastico tende a consumare cibi più grassi e più ricchi di zuccheri.
Chi si é laureato mangia meglio
Il paragone tra chi ha portato a termine gli studi universitari e chi invece non ha terminato neanche le scuole superiori è impietoso.
Diete completamente diverse, con una attenzione maggiore, da parte dei laureati, a cibi biologici o equilibrati sotto il profilo dei lipidi e dei carboidrati.
Ovviamente non è soltanto una questione di titoli di studio
A fare la differenza sono però altri due fattori, presi in considerazione nelle altre ricerche ma non in questa prodotta dall’Istituto Koch.
Chi opera professionalmente nel mondo delle consulenze nutrizionali e delle diete sa bene di cosa si tratta.
Il primo è il problema economico. Chi ha studiato si più, guadagna di più. Questo vuol dire avere accesso a cibi più sani e non deve ricorrere a preparati industriali ricchi di grassi e/o zuccheri.
In secondo luogo chi ha studiato svolge in genere mansioni meno faticose, e ha una maggiore facilità a tenersi in forma, mangiando il giusto.
È più difficile, se si hanno davanti 8 ore di lavoro in catena di montaggio, stare a contare le calorie, ed è altrettanto difficile controllarsi una volta che, spossati, si torna a casa.
Una situazione che dovrebbe preoccupare le autorità pubbliche, soprattutto durante prolungati momenti di crisi come quelli che stiamo vivendo.