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Le diete low-carb sono davvero una soluzione?

bisteccaAnche in un paese come l’Italia, dove il consumo di carboidrati è alla base della dieta, le diete low-carb hanno cominciato a prendere piede. 

Sembrano miracolose, soprattutto stando a quanto ci dicono quelli che, cominciata la dieta, hanno cominciato a raccogliere risultati.

Le diete low-carb sono davvero la soluzione ai problemi di obesità personale e della nostra società? Possiamo davvero tornare in salute semplicemente tagliando completamente (o quasi) i carboidrati dalla nostra dieta?

Cerchiamo di parlarne senza pregiudizi, separando verità scientifiche e leggende per arrivare al cuore di una delle diete più popolari degli ultimi anni.

La chetosi

Il cuore pulsante delle diete low-carb è la chetosi. Si tratta di uno stato indotto dall’assenza di zuccheri nella nostra alimentazione. Si tratta di un’alterazione del metabolismo degli acidi grassi che avviene una volta che le riserve di zuccheri sono completamente esaurite.

Alcuni grassi vengono metabolizzati per sopperire a questa mancanza, ed è un po’ quello che avviene non solo nel caso di dieta low-carb, ma anche dopo sforzi fisici prolungati.

La chetosi brucia, se volessimo parlare un po’ meno tecnicamente, grassi, contribuendo a creare quello che è uno dei grandi miti delle diete low-carb, ovvero che facciano perdere grasso senza alcun tipo di conseguenza.

La verità? E’ un processo simile all’anoressia

La verità è che il grosso delle persone che perdono peso grazie alle low-carb lo fanno grazie all’anoressia da chetosi. I chetoni nel sangue hanno infatti la capacità di ridurre drasticamente l’appetito.

Di conseguenza chi segue pedissequamente una dieta low-carb si troverà a perdere peso sì, ma non per presunte capacità di queste diete, ma perché semplicemente comincerà a mangiare meno rispetto a prima.

C’è qualcosa di cui devo preoccuparmi?

Si. Gli effetti collaterali della chetosi sono importanti, e non vanno ignorati. Si passa dalla stanchezza cronica, crampi, perdita di peso incontrollata (principalmente dalla perdita di liquidi) per finire sull’alitosi e sulla polidipsia.

C’è da preoccuparsi, soprattutto se tenessimo in considerazione il fatto che potremmo dimagrire ugualmente seguendo regimi più equilibrati.

Come in ogni cosa, l’esagerazione e l’estremizzazione di concetti non è una buona cosa, e la maggioranza dei dietologi concorda nel trovare un regime dove grassi e proteine la facciano da padrone come qualcosa da evitare, nonostante i risultati che chi segue queste diete giura di aver ottenuto.

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