Loading...

Meglio 6 piccoli pasti o 3 pasti completi? Una guida

dieta mini pastiIl dibattito è da sempre tra i più accesi per chi è a dieta. E’ meglio consumare 6 piccoli pasti, con piccoli intervalli tra di loro? Oppure è meglio consumare i tre pasti canonici, colazione, pranzo e cena?

La decisione non è semplice, e anche i dietologi sono schierati chi per la prima, chi per la seconda soluzione. E allora che fare? Vediamo insieme quali sono i pro e i contro di entrambe le scelte, per fare la nostra, consapevole e informata.

I pro dei 6 mini-pasti


Sono in molti i dietologi che, soprattuto recentemente, spingono per il passaggio ad un regime che prevede 6 mini pasti, da consumarsi con circa 3 ore di distanza l’uno dell’altro.

Il perché è presto detto: un’assunzione regolare di cibo permette di tenere costanti i livelli di zucchero nel sangue,  e di conseguenza anche l’appetito.

I contro dei mini-pasti

I mini pasti però non sono magici. Secondo una recente ricerca pubblicata su Obesity, chi ha problemi ad alimentarsi in modo corretto ed ha quindi accumulato tanti chili, non avrà grossi vantaggi a passare ad un regime del genere. La fame continuerà a farsi sentire in modo identico rispetto a chi consuma invece soltanto 3 pasti.

Recuperare lo sbilanciamento a livello ormonale prende del tempo, e durante questa fase di aggiustamenti i vantaggi dei piccoli pasti, purtroppo, non si faranno neanche vedere.

E quindi? Che fare?

Non c’è purtroppo una soluzione che va bene per tutti. Potete provare una prima settimana con i mini pasti, per poi tornare al vostro vecchio regime dei tre pasti al quale siete abituati. 

Non è molto importante, dati alla mano, quanto spesso mangiate. Conta di più cosa e quanto mangiate. 

Articoli che ci piacciono:

Loading...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 - Dietando.it è parte della rete Qonnetwork, i cui contenuti sono di proprietà esclusiva di Qonnecta srl - P.I. 08021571214 | Note Legali

Licenza Creative Commons