La mania del senza glutine ha raggiunto anche chi il glutine lo digerisce benissimo e non avrebbe alcun bisogno di abbandonare i cibi che lo contengono.
Complice tanta disinformazione, e anche un po’ di attività di lobby da parte dei produttori, gli alimenti senza glutine sono praticamente ovunque, anche in quei posti e su quelle tavole dove la loro presenza non è assolutamente richiesta.
Il glutine non fa male
Il glutine di per sé non fa male. Anzi, è un nutriente sul quale l’umanità si è basata sin da quando le civiltà hanno cominciato a diventare stanziali e a coltivare grano.
Chi non è celiaco non ha alcun problema a digerirlo, e può continuare a mangiare in maniera assolutamente normale senza alcun tipo di preoccupazione.
Quando il glutine fa male
Il glutine fa male a chi è celiaco. Si tratta di una intolleranza piuttosto diffusa. Chi ne è affetto ha problemi a digerire il glutine, e un eventuale ingestione scatena reazioni allergiche tra le più varie.
Irritazione intestinale, stanchezza cronica e inappetenza sono solo le più comuni tra le sofferenze alle quali è sottoposto un celiaco che ingerisce glutine.
E allora? Perché sono ovunque?
E’ giustissimo avere attenzione per chi ha questo problema, ma non crediate che gli alimenti gluten-free siano diventati così popolari in quanto salutari. Non si tratta di un sinonimo di biologico, e non si tratta di qualcosa di tecnicamente migliore per chi non ha problemi a digerire il glutine.
Quindi non fatevi imbrogliare, se non avete alcun tipo di problema, continuate a consumare farine e pasta di grano duro.